Secondo l’Alto Commissariato per la Pianificazione (HCP), lo scorso novembre l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato un aumento dello 0,8% rispetto allo stesso mese del 2023.
Questa variazione è il risultato dell'aumento dell'indice dei prodotti alimentari dello 0,8% e di quello dei prodotti non alimentari dello 0,7%, spiega l'HCP in una nota informativa relativa al CPI 2024 di novembre.
Per i prodotti non alimentari, le variazioni vanno da un calo del 3,8% per i “Trasporti” ad un aumento del 3,6% per “Abitazioni, acqua, gas, elettricità e altri combustibili”, riferisce la stessa fonte.
Rispetto all'ottobre 2024, l'indice dei prezzi al consumo ha registrato un calo dello 0,2%, a causa del calo dello 0,4% dell'indice dei prodotti alimentari e della stagnazione dell'indice dei prodotti non alimentari, riferisce il MAP.
I cali dei prodotti alimentari osservati tra ottobre e novembre 2024 riguardano principalmente la “Frutta” con il 5,3%, la “Verdura” (1,1%), il “Pesce e frutti di mare” (0,8%) e le “Acque minerali, bibite, succhi di frutta e verdura” (0,6%).
I prezzi sono invece aumentati dell'1,3% per “Oli e grassi”, dell'1,1% per “Latte, formaggi e uova” e dello 0,5% per “Caffè, tè e cacao”. Per i prodotti non alimentari il calo ha riguardato soprattutto i prezzi dei “Combustibili” con l'1,5%.
I maggiori cali dell'IPC sono stati registrati ad Al-Hoceima con lo 0,9%, a Safi (0,8%), a Béni-Mellal ed Errachidia (0,7%), a Tétouan, Tangeri e Settat (0,6%), Marrakech (0,4%) , Oujda (0,3%), Kenitra (0,2%) e Casablanca e Meknes (0,1%).
Aumenti sono stati registrati a Laâyoune e Dakhla con lo 0,5% e ad Agadir e Fez con lo 0,3%.
In queste condizioni, l’indicatore di inflazione di fondo, che esclude i prodotti con prezzi volatili e i prodotti con prezzi pubblici, avrebbe registrato un aumento dello 0,2% nel mese di novembre scorso rispetto a ottobre 2024 e del 2,6% rispetto a novembre 2023.