Metà degli anni ’80. Una sera di dicembre. Una scena che non mi ha mai abbandonato. È successo a casa di un mio vicino che viveva nello stesso condominio a Saint-Michel dove vivevo con i miei genitori.
In questo minuscolo quattro e mezzo, mal riscaldato e modestamente arredato, vivevano il mio amico, sua madre e i suoi due fratelli. Lui ed io stavamo giocando a carte da due ore.
C’era questa musica di Tex Lecor, “The Fridge” che passava alla radio. Credo che fosse su CKAC, la banda AM. Tex Lecor, il pittore. Per me allora Tex Lecor era soprattutto la voce di Insolenza al telefono un te Festival della commedia con Louis-Paul Allard, Roger Joubert e Pierre Labelle.
Futuro migliore
Tra una partita a carte e una a domino, ci siamo presi il tempo per ridere dei nostri insegnanti e degli altri amici. Nonostante tutti gli ostacoli che abbiamo dovuto affrontare in quel momento, abbiamo osato sognare un futuro migliore. Lui a viaggiare in tutto il mondo e io un giorno a diventare professore universitario.
All’improvviso avevo sete. Il mio amico allora mi ha invitato spontaneamente ad andare a vedere se c’era qualcosa da bere nel suo frigorifero. Sono rimasto sbalordito e scioccato nello scoprire che, quel giorno, c’erano solo un barattolo di margarina e qualche cipolla in giro nel suo frigorifero. Un vasetto di margarina e cipolle per una mamma e i suoi tre figli.
Ancora oggi, questa scena mi riporta alla vita quotidiana di molte famiglie nella zona di Viau e in altre parti del Quebec. Quanti ancora faticano ad arrivare a fine mese? Questa storia non è solo quella di un frigorifero vuoto ma anche quella di andare a letto e svegliarsi a stomaco vuoto.
Accanto alla fame, tra dicembre e gennaio, si fa più pesante la solitudine che sperimentano molte persone. E come società abbiamo il dovere non solo di preoccuparci, ma anche di agire per le famiglie del Quebec.
Generosità
Al di là di questo episodio, è anche un’occasione durante queste festività natalizie per evidenziare la straordinaria generosità dei quebecchesi, sia attraverso la Media Guignolée, le donazioni fatte ai banchi alimentari come Moisson Montréal o l’enorme mobilitazione che ho osservato nei nostri quartieri, città e villaggi offrire un paniere alimentare ai più vulnerabili.
La sola organizzazione Moisson Montréal risponde, mese dopo mese, a quasi un milione di richieste di assistenza alimentare nella sua rete di oltre 280 organizzazioni comunitarie dell’isola di Montreal. Dobbiamo anche rendere omaggio agli sforzi compiuti da molti attori della nostra catena alimentare per consentire alle persone qui di trascorrere un Natale più piacevole.
“Basta che mi rimanga qualcosa in frigo”… Continuo ad ascoltare questa canzone di Tex Lecor mentre sogno un grande Capodanno collettivo dove la mia amica e tutte le Rosalies del Quebec potranno mettere il burro il loro pane.
Massimo Rioux
Francesco Beniamino
Deputato di Viau