DECRITTO – L’impatto sull’inflazione varia a seconda dei governatori. Ciò non dovrebbe dissuadere l’istituto di Francoforte dal ridurre le tariffe a dicembre.
Negli Stati Uniti ora prevale la cautela. Durante il loro ultimo incontro di novembre, i funzionari della Federal Reserve americana (Fed) hanno dichiarato che “ probabilmente sarebbe opportuno agire gradualmente » ad abbassare i tassi. Si tratta di un cambio di rotta dopo i toni propositivi dello scorso settembre. Nel frattempo sono intervenuti due fattori: da un lato l’inflazione ha mostrato segnali di resistenza al di sopra dell’obiettivo della Fed e dall’altro Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali. Tuttavia, le sue proposte in termini di politica commerciale, con la prospettiva di aumenti delle tariffe doganali, dovrebbero sostenere l’inflazione.
Alcuni analisti – una minoranza – avanzano addirittura l’ipotesi, in questo contesto in evoluzione, di ulteriori aumenti dei tassi a Washington nel 2025. In questo caso, la Banca Centrale Europea (BCE) mostrerebbe una traiettoria divergente. A Francoforte l’obiettivo di riduzione…
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