Svizzera: lo sviluppo ferroviario costerebbe 14 miliardi in più

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Trasporti in Svizzera

Lo sviluppo ferroviario potrebbe costare 14 miliardi in più

Il Consiglio federale aveva già approvato 16,5 miliardi di franchi per lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria. Il costo totale potrebbe superare i 30 miliardi.

Pubblicato oggi alle 11:56

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Lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie entro il 2035 costerà più del previsto. Ai 16,5 miliardi già approvati si potrebbero aggiungere, secondo la Confederazione, fino a 14 miliardi. Per Ouestrail il futuro delle ferrovie nella Svizzera romanda è “in pericolo”.

Allo stato attuale, i costi del “consolidamento” ammontano a 8,5 miliardi di franchi per diversi grandi ampliamenti, come trasformazioni di stazioni, nuovi binari e installazioni di garage, ha comunicato giovedì l’Ufficio federale dei trasporti (OFT).

A ciò si aggiungono costi aggiuntivi per progetti già decisi, come ad esempio il tunnel del Brütten, sulla linea Zurigo-Winterthur. Sono inoltre necessari ulteriori investimenti, in particolare per il funzionamento sicuro di più stazioni o in vista di un futuro aumento del numero di utenti.

Cadenza aumentata

Queste misure sono necessarie per consentire l’attuazione sostenibile e stabile del progetto dell’offerta 2035 (PO 2035), precisa l’OFT in un comunicato stampa pubblicato sul suo sito web. Questo progetto prevede un notevole salto di servizio con nuove velocità ogni quarto d’ora o mezz’ora su circa 60 linee e un aumento di circa il 20% del numero dei posti.

Per il trasporto di merci è disponibile una rete espressa in tutta la Svizzera, in particolare per le consegne urgenti, come quelle di pacchi o generi alimentari. Tutto ciò è necessario per poter far fronte alla crescente domanda di mobilità e trasporti.

Nel 2019 le Camere federali hanno approvato un pacchetto di 12,9 miliardi di franchi per la fase di sviluppo 2035. All’inizio di quest’anno l’importo è stato aumentato di 3,5 miliardi.

“Molto più complesso”

Il lavoro degli esperti dell’OFT e della CFF dimostra che il progetto è «molto più complesso di quanto si immaginasse finora», spiega l’ufficio. Sono necessari ulteriori ampliamenti della rete ferroviaria in tutta la Svizzera, ad esempio binari aggiuntivi, adattamenti di tratti e nuove autorimesse.

Il concetto rivisto deve ora essere rivisto internamente ed esternamente. Si tratterà anche di studiare possibili riduzioni dei costi, sottolinea l’OFT.

Il finanziamento di tali importi tramite il Fondo per le infrastrutture ferroviarie (FIF) non è attualmente assicurato, soprattutto perché la legge dà priorità al finanziamento del mantenimento della qualità della rete. Inoltre, per la prossima fase di sviluppo dovranno essere esaminati anche sei nuovi grandi progetti che vanno oltre l’ambito del progetto dell’offerta 2035, tra cui quello sulla linea Losanna–Berna.

Preoccupazione per le ferrovie francofone

Questi annunci “preoccupano profondamente” Ouestrail. L’OFT chiede 14 miliardi in più «per far circolare un’offerta 2035, senza treni aggiuntivi e senza ridurre i tempi di viaggio tra Losanna e Berna. Si tratta semplicemente del doppio della stima iniziale per un risultato peggiore», deplora l’associazione per la difesa degli interessi ferroviari della Svizzera romanda.

Secondo lei, queste infrastrutture aggiuntive non potranno essere realizzate nel prossimo decennio, rinviando quindi lo sviluppo dell’offerta al più presto al 2050. E ricordare che il calendario 2025 della CFF dovrebbe consentire, «malgrado il degrado delle offerte annunciate, la realizzazione dei progetti essenziali per il potenziamento della sua rete ferroviaria nella Svizzera romanda».

Gli annunci dell’OFT pongono seri rischi non solo per i futuri miglioramenti dell’orario, ma anche per la capacità delle ferrovie di rispondere al continuo aumento del numero di passeggeri. I sacrifici dei francofoni con l’Orario 2025 per quanto riguarda i tempi di percorrenza e l’eliminazione dei treni diretti tra il Pied du Jura e Ginevra, “rischia di essere solo la punta dell’iceberg”.

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