Tesla Cybercab: l’ammissione di debolezza dietro le grandi promesse?

Tesla Cybercab: l’ammissione di debolezza dietro le grandi promesse?
Tesla Cybercab: l’ammissione di debolezza dietro le grandi promesse?
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Tesla, attraverso il suo capo Elon Musk, promette l’arrivo dell’auto autonoma da più di un decennio. Infatti, il primo annuncio del sensuale amministratore delegato risale al 2013, e annunciò che la sua prima auto autonoma sarebbe arrivata nel 2016. Siamo onesti e ricordiamo che aveva promesso che “solo” il 90% dei chilometri percorsi dalle sue auto sarebbe arrivato sarebbe autonomo.

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Da allora sono stati fatti numerosi annunci, fino all’arrivo, qualche settimana fa, del Robotaxi, quella che dovrebbe essere la famosa promessa. Solo che i nostri colleghi di Electrek dimostrano che dietro la grande promessa ci sono in realtà gli esseri umani… Sia per il Cybercab che per il robot umanoide Optimus.

Robot assistiti dall’uomo

Fedele alla forma, Elon Musk è impressionante, anche se ciò significa distorcere un po’ la realtà, ricordiamo la palla di bocce lanciata nel finestrino del Cybertruck, senza successo, sostituita da una palla da baseball qualche anno dopo per mostrare quanto fossero stati danneggiati i vetri migliorato.

Questa volta Elon Musk si è dimenticato di dire, durante la grande presentazione del suo robotaxi, che degli esseri umani avrebbero assistito il servizio, per garantire che non ci fossero problemi. Questa è una buona cosa, direte giustamente, ma perché volerla tacere il più possibile?

Senza dubbio per paura dell’immagine negativa che questo darebbe al prodotto, che non è in linea con gli annunci. Tuttavia, il pilota automatico di Tesla, chiamato FSD (Full-Self Driving), non è esente da difetti o critiche. È stato più volte individuato anche dalla NTSA e potrebbe essere in parte responsabile del fatto che a bordo di una Tesla muoiono più persone che su qualsiasi altra marca.

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Invitare gli esseri umani ad assistere la flotta di robotaxi, come fa da anni il concorrente Waymo, in modo trasparente, sembra quindi una necessità, soprattutto legale poiché è un prerequisito per testare veicoli autonomi in California. Elon Musk ha spesso criticato il suo concorrente, ritenendolo non scalabile nonostante i veicoli siano pieni di telecamere, sensori e radar, compreso il famoso LiDar, di ogni tipo, mentre Tesla si affida solo a un sistema di telecamere e intelligenza artificiale.

Come notato da Electrek, Tesla ha pubblicato un bando di reclutamento per teleoperatori, che dovranno supervisionare i taxi, oltre che i robot.

Robot non così autonomi

Durante la cerimonia di presentazione del Cybercab erano presenti alcuni robot Optimus, che hanno impressionato il pubblico con la loro capacità di servire cocktail o ballare.
Tuttavia, dietro le quinte, questi umanoidi erano interamente controllati a distanza dagli esseri umani tramite un sistema di realtà virtuale.

Infine, il problema sta nel fatto che i robot e i veicoli autonomi non esistono ancora come sognava Elon Musk, o nella comunicazione ancora molto limitata di quest’ultimo?

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