La Commissione Europea ha ritenuto questo regime discriminatorio e ha deferito la questione alla Corte di Giustizia Europea. Critica il Belgio per aver adottato criteri (imposti dalla legge) troppo complessi perché un conto di risparmio di una banca straniera possa beneficiare dell’agevolazione fiscale. Ciò si traduce in un vantaggio per le banche belghe.
Diversi ministri o deputati hanno già tentato in passato di modificare l’attuale regime, ma hanno incontrato forti resistenze da parte del mondo bancario. Che trova nel conto di risparmio una fonte di finanziamento a basso costo. Circa 300 miliardi di euro sono depositati nei libretti di deposito. Gran parte di questa enorme somma viene riconvertita in mutui ipotecari.
I prossimi titoli di Stato faranno concorrenza ai conti di risparmio?
Riforma fiscale più ampia
La N-VA e Open VLD vogliono risolvere questo problema di discriminazione. I due partiti fiamminghi hanno quindi presentato proposte legislative. Il testo liberale stabilisce una tranche di 1.800 euro esente da ritenuta alla fonte, sia per i conti di risparmio che per quelli di investimento, senza poi incidere sull’aliquota del 15% per i conti di risparmio. La N-VA raccomanda una quota esente di 2.000 euro ma poi imporre una tariffa del 30%. Il suo testo è stato esaminato martedì in commissione parlamentare Finanze. Saranno richiesti una decina di pareri, tra cui quelli della Corte dei conti, di Test-Achats, dell’FPS Finanze e di Febelfin. Gli Engagés, Vooruit, la CD&V e la MR, gli altri partner della trattativa federale, hanno subito fatto sapere di voler inserire questo punto in una più ampia riforma fiscale, che è uno dei temi chiave per la formazione di un “Arizona “governo.
Non sorprende che Febelfin sia riservato sull’idea di creare un “grande paniere di risparmi e investimenti”. La federazione del settore bancarioraccomanda il mantenimento di un doppio sistema separato di esenzione fiscale, da un lato per il risparmio e dall’altro per gli investimenti. Vogliamo sottolineare il fatto che il risparmio è fondamentale per la concessione del credito alle famiglie e alle imprese. Circa il 97% dei depositi a risparmio viene così convertito in prestiti. Non è quindi corretto dire che questi fondi “dormono”, ci spiega.
L’associazione Testachats, invece, è “da molti anni a favore di un’unica busta fiscale per tutti i redditi da risparmio e da investimento. Oltre agli investimenti a reddito fisso, la quota esente”deve includere anche i dividendi di azioni, fondi di investimento, ETF, SIR, ecc. In questo modo si garantisce una scelta di investimenti fiscalmente neutrale e non guidata da considerazioni puramente fiscali che potrebbero essere inadatte al profilo di investitore della società “ci dice l’analista Nicolas Claeys.