Un’autonomia di 2.500 km per gli ultimi ibridi BYD a 13.000 €!

Un’autonomia di 2.500 km per gli ultimi ibridi BYD a 13.000 €!
Un’autonomia di 2.500 km per gli ultimi ibridi BYD a 13.000 €!
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Durante un evento in streaming in Cina, BYD ha rivelato che questa tecnologia sarà integrata immediatamente in due berline che costeranno meno di 100.000 yuan (circa 13.000 euro). Questi nuovi veicoli ibridi – di cui non sappiamo quasi nulla, quindi è necessaria cautela – possono coprire distanze davvero folli con una sola carica e un serbatoio pieno: immagina di collegare Singapore a Bangkok, New York a Miami, o anche Monaco a Madrid, senza doverlo fare. passare attraverso la stazione di servizio e la stazione di ricarica! Questo sviluppo è decisivo per BYD, che ha cercato di ridurre il consumo di carburante sin dal lancio dei suoi primi ibridi nel 2008.

BYD conquista il mondo

Il posizionamento di questi ibridi a lungo raggio potrebbe intensificare ulteriormente la guerra dei prezzi. Nel 2023, BYD ha venduto 3 milioni di auto e ha già consegnato quasi 1 milione di veicoli nei primi quattro mesi di quest’anno. In Cina, un’auto ibrida su due venduta è una BYD, il che significa che questa attività svolge un ruolo cruciale per le finanze del produttore.

BYD ha smesso di produrre automobili alimentate interamente da combustibili fossili due anni fa e la casa automobilistica ha intensificato le esportazioni di ibridi verso i mercati emergenti privi di infrastrutture di ricarica. Durante questo famoso evento online, l’azienda ha affermato che la sua ibrida plug-in aveva raggiunto durante i test fino a 2.500 chilometri di autonomia. Per ora, questi miglioramenti sono destinati alle auto prodotte in Cina, ma si prevede che presto verranno esportate.

L’Europa è diventata un mercato chiave per il produttore cinese. BYD si trova sicuramente ad affrontare sfide significative, in particolare l’imposizione di dazi doganali sui suoi prodotti al fine di proteggere l’industria automobilistica europea e i suoi 3 milioni di lavoratori. L’UE ritiene che i produttori cinesi beneficino di sussidi ingiusti, e ciò riguarda BYD, Geely e SAIC Motor. Basti dire che difficilmente vedremo queste berline da 13.000 euro arrivare sulle nostre strade…

Nonostante tutto, molti esperti ritengono che le tariffe da sole non basteranno a rallentare l’avanzata di BYD sul mercato europeo. Per Wang Chuanfu, fondatore di BYD, questi dazi doganali sono un segno del nuovo potere dell’industria automobilistica cinese. Da quando ha fondato BYD come produttore di batterie nel 1995, Wang ha trasformato l’azienda: è diventata il secondo produttore di batterie al mondo e il secondo produttore di auto elettriche, dopo aver superato brevemente Tesla alla fine del 2023.

Quest’anno, BYD prevede di vendere 4 milioni di auto, suddivise equamente tra veicoli 100% elettrici e ibridi. Modelli come Dolphin e Seal offrono caratteristiche standard per le quali i concorrenti spesso pagano, sufficienti ad attirare il favore degli automobilisti.

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