Waymo rende il suo servizio di taxi robot accessibile a tutti a San Francisco

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Waymo, una filiale di Alphabet, ha annunciato il 25 giugno l’apertura del suo servizio di taxi autonomo a tutti gli utenti della città di San Francisco. L’azienda californiana ha ottenuto lo scorso agosto l’approvazione da parte delle autorità di regolamentazione californiane per estendere i suoi servizi 24 ore su 24 con la flotta che desiderava. Tuttavia, aveva limitato la sua clientela ai tester e ad alcuni utenti selezionati con cura, e aveva creato una lista d’attesa di quasi 300.000 iscritti, ovvero più di un quarto della popolazione della città.

300 veicoli distribuiti in tutta la città

Ora scarica semplicemente l’app per ordinare una corsa. Waymo afferma che le sue auto a guida autonoma hanno già percorso più di 3,8 milioni di miglia senza conducente a San Francisco, e il totale dei suoi veicoli “decine di migliaia di viaggi settimanali”. Sono circa 300 i veicoli che compongono la flotta della città californiana, rispetto ai 250 di gennaio.

Oltre a San Francisco, Waymo gestisce dal 2020 i suoi veicoli autonomi a Phoenix (Arizona). Una città dove le condizioni del traffico sono più semplici che a San Francisco, con poco traffico pedonale e meno dislivello. La generalizzazione del servizio robot taxi nella città californiana si sta rivelando una vera sfida per Waymo, tenendo conto delle colline, dei numerosi pedoni e delle condizioni atmosferiche. L’azienda sta testando i suoi veicoli anche a Los Angeles dallo scorso anno, senza una data di apertura prevista al grande pubblico.

Anticipare la crociera

Coprendo integralmente la città e per tutti, la filiale di Alphabet intende assicurarsi un posto di elezione nel settore delle aziende di guida autonoma. In particolare nei confronti di Cruise, uno dei suoi principali concorrenti e filiale della General Motors. Cruise aveva ottenuto l’approvazione dalle autorità californiane contemporaneamente a Waymo, ma aveva sospeso tutte le operazioni lo scorso autunno, a seguito di un grave incidente personale che aveva coinvolto uno dei suoi veicoli. All’inizio di aprile, l’azienda ha ripreso i test a Dallas (Texas) ed è in contatto con il Dipartimento della Motorizzazione della California per reintrodurre i suoi veicoli.

Waymo dovrà però garantire che i suoi veicoli soddisfino pienamente i requisiti di sicurezza. A metà maggio la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), l’agenzia federale americana responsabile della sicurezza stradale, ha aperto un’indagine sui taxi autonomi di Waymo. Una procedura avviata dopo il 22 “incidenti” comprese 17 collisioni, dimostrando che determinati sistemi “sembrava disobbedire ai dispositivi di controllo” e ha presentato a “comportamento inaspettato”.

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