Il produttore italiano DR Automobiles è stato appena multato di diversi milioni di euro per frode. In realtà vende auto apparentemente italiane ma in realtà progettate in Cina.
Già individuato lo scorso anno dalle autorità pubbliche italiane, il marchio DR Automobiles ha appena visto cadere la mannaia. L’autorità garante della concorrenza e del mercato ha condotto un’indagine su questo produttore fondato negli anni 2000 da un ex pilota italiano divenuto partner commerciale dei cinesi. Associata rapidamente a marchi come Chery o BAIC, DR Automobiles può lanciarsi nella vendita di veicoli a basso costo senza investire molti soldi in ricerca e sviluppo. Anche alcuni concessionari francesi sono stati attratti dall’offerta di DR Automobiles, che propone in particolare un 3.0 a meno di 17.000 euro a GPL. Una rivale diretta della Dacia Duster, ma meno costosa… Ma la DR Automobiles gioca delicatamente con le parole presentandosi come un produttore italiano mentre i veicoli sono prefabbricati e progettati in Cina. Forse troppo finemente.
Un inganno provato
DR Automobiles acquista i veicoli in kit in Cina per poi riassemblarli in Italia dotandoli di griglie e loghi specifici. Un travestimento semplice, che non trae in inganno l’autorità italiana garante della concorrenza e del mercato. Che ha appena inflitto una multa di 6 milioni di euro a DR Automobiles per inganno. Probabilmente il marchio avrebbe dovuto aspettarselo visto che l’indagine va avanti da diversi mesi. Ma dal suo arrivo sul mercato italiano, le sue vendite hanno continuato ad aumentare fino a raggiungere le 32.000 unità nel 2023, con una crescita di oltre il 50%.. DR Automobiles aveva quindi sicuramente accantonato una somma in attesa della decisione del tribunale.
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