Pubblicato il 18 novembre 2024 alle 17:29 / Modificato il 18 novembre 2024 alle 17:33
Qualche anno fa sarebbe stato difficile immaginare Vivek Ramaswamy come membro del gabinetto di Donald Trump. All’indomani dell’attentato al Campidoglio del 6 gennaio 2021, l’imprenditore americano, che ha fatto fortuna nel campo delle biotecnologie, ha criticato l’allora presidente uscente su X. Nel febbraio 2023 entra in corsa per le primarie repubblicane, tra i concorrenti di Donald Trump. Vivek Ramaswamy si posiziona in linea con i discorsi del presidente eletto degli Stati Uniti, definendosi in particolare un candidato “anti-woke”. Ma nel gennaio 2024 ha riconosciuto la sua sconfitta e si è ritirato dalla campagna. Ha poi aderito alla candidatura di Donald Trump, di cui è diventato uno dei più ferventi difensori.
Sostegno che ora gli è valso la nomina a condirettore di un nuovo Dipartimento per l’efficienza governativa insieme a Elon Musk. Un organismo che non viene presentato come un dipartimento o un’agenzia federale in senso stretto dal 45esimo e presto 47esimo presidente degli Stati Uniti, ma come un gruppo esterno incaricato di consigliare la Casa Bianca “per smantellare la burocrazia governativa, eliminare le regolamentazioni eccessive, tagliare le spese non necessarie e ristrutturare le agenzie federali”, si legge in un comunicato stampa di Donald Trump.
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