Mercoledì 19 giugno 2024 ▪
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Luc Jose A.
La tempesta continua a colpire il mercato dei bitcoin, con massicci deflussi dagli ETF spot che scuotono la fiducia degli investitori. In una settimana, quasi 879 milioni di dollari hanno abbandonato i fondi bitcoin, mettendo in dubbio la stabilità futura della principale criptovaluta. Secondo gli esperti un elemento chiave potrebbe invertire questa preoccupante tendenza.
Crollo del Bitcoin: le cifre chiave da conoscere
Negli ultimi giorni il bitcoin ha registrato un notevole calo, oscillando tra i 65.500 e i 64.000 dollari. Questa instabilità è in gran parte attribuita ai deflussi netti dagli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti, che hanno raggiunto quasi 300 milioni di dollari in soli due giorni. Dall’inizio della scorsa settimana, questi deflussi netti hanno totalizzato 879 milioni di dollari. Il maggiore deflusso individuale è stato registrato dal fondo FBTC di Fidelity con 175 milioni di dollari, seguito dal fondo GBTC di Grayscale Investments con 65 milioni di dollari.
Questa tendenza alle vendite tra gli investitori istituzionali si è intensificata dopo che la Federal Reserve ha assunto una posizione più restrittiva del previsto. Di conseguenza, il prezzo del bitcoin è sceso del 6% negli ultimi sette giorni, scuotendo la fiducia degli investitori. Anche i trader di derivati hanno subito perdite, con liquidazioni che hanno sfiorato i 32 milioni di dollari nelle ultime 24 ore, inclusi 20 milioni di dollari in posizioni long.
Inversione di tendenza del Bitcoin: le chiavi per una possibile ripresa
Secondo una nota del trading desk BRN, potrebbe verificarsi un’inversione di tendenza del bitcoin se gli afflussi di ETF superassero i deflussi. Attualmente la tendenza è più verso la vendita, il che mantiene la pressione sul prezzo del bitcoin. BRN sottolinea inoltre che la posizione favorevole al settore minerario di Donald Trump potrebbe avvantaggiare i minatori americani, in particolare attraverso l’adozione di attrezzature più efficienti dal punto di vista energetico.
Anche i minatori di Bitcoin hanno sentito la pressione, svendendo le loro partecipazioni per finanziare le loro operazioni e aggiornare il loro hardware. La diminuzione delle riserve minerarie, combinata con un calo dell’hashprice e dell’hashrate, suggerisce una riduzione della potenza mineraria complessiva. Gli analisti di BRN notano che se il bitcoin scendesse al di sotto della soglia dei 64.000 dollari, potrebbe innescare un mercato ribassista prematuro.
Il mercato dei bitcoin è in un punto critico, con massicci deflussi dagli ETF e una prolungata pressione di vendita. Gli investitori rimangono cauti e cercano un potenziale catalizzatore per un’inversione di tendenza. Gli sviluppi futuri dipenderanno dai minatori e dalle politiche governative. Per ora, il mercato rimane volatile e gli investitori dovrebbero essere cauti.
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Luc Jose A.
Laureato a Sciences Po Toulouse e titolare di una certificazione di consulente blockchain rilasciata da Alyra, ho aderito all’avventura Cointribune nel 2019. Convinto del potenziale della blockchain di trasformare molti settori dell’economia, mi sono preso l’impegno di sensibilizzare e informare il generale pubblico su questo ecosistema in continua evoluzione. Il mio obiettivo è consentire a tutti di comprendere meglio la blockchain e cogliere le opportunità che offre. Mi sforzo ogni giorno di fornire un’analisi obiettiva degli eventi attuali, di decifrare le tendenze del mercato, di trasmettere le ultime innovazioni tecnologiche e di mettere in prospettiva le questioni economiche e sociali di questa rivoluzione in corso.
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