Dovremmo rinunciare ad andare in questi luoghi paradisiaci quest’estate?

Dovremmo rinunciare ad andare in questi luoghi paradisiaci quest’estate?
Dovremmo rinunciare ad andare in questi luoghi paradisiaci quest’estate?
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Di fronte al numero sempre crescente di turisti, il primo ministro greco sta valutando la possibilità di limitare il numero di navi di linea nelle due isole più famose delle Cicladi, Mykonos e Santorini.

Le lunghe vacanze estive non sono ufficialmente iniziate e la Grecia è già surriscaldata. Troppi turisti, ma anche un’ondata di caldo che sta mettendo a dura prova il Paese. Quest’ultima, adorata dai visitatori francesi, prevede di accogliere 37 milioni di viaggiatori nel 2024, rispetto ai 36 dell’anno scorso. Di fronte a questo (sovra)affollamento, le due isole più famose delle Cicladi, Mykonos e Santorini, potrebbero essere oggetto di una decisione storica. Lo Stato greco prevede di ridurre il numero di navi da crociera che attraccheranno su queste terre, come ha recentemente rivelato il primo ministro Kyriákos Mitsotakis.

“C’è gente che spende tanti soldi per venire a Santorini e non vuole che l’isola venga sommersa. Inoltre l’isola non può permetterselo, anche in termini di sicurezza”, ha detto in un’intervista al media americano Bloomberg. Dal 2025 potrebbero essere messe in atto nuove misure per limitare il numero di navi da crociera e ridurre le presenze sulle due isole “chiaramente sofferente”, secondo il politico. Concretamente i posti barca, così come i luoghi per gli ancoraggi, verrebbero limitati, per ridurre il numero di turisti nei due piccoli territori. Inoltre, le navi potrebbero essere oggetto di una gara d’appalto per ottenere le ubicazioni.

Aumento delle presenze

“Santorini è la regione più sensibile, Mykonos è la seconda”, ha spiegato Kyriákos Mitsotákis. L’anno scorso, nella prima hanno fatto scalo circa 800 navi da crociera, che trasportavano 1,3 milioni di passeggeri. Nella seconda si sono fermate 750 navi, con un incremento del 23% rispetto all’anno precedente. E la pressione sembra tanto più grande in quanto le due isole hanno rispettivamente solo 15.000 e 10.000 residenti permanenti. L’arrivo di qualche migliaio di persone al giorno, che intasa le pittoresche strade di Santorini e Mykonos, è sufficiente a rovinare l’esperienza dei visitatori e dei residenti.

Dalla fine della crisi del Covid-19, il turismo è stato uno dei principali contributori all’economia greca. Tuttavia, la questione dell’overtourism e delle sue disastrose conseguenze sull’ambiente e sugli individui si sta gradualmente facendo strada nella mentalità del Paese. Alcuni attori del turismo hanno già adottato misure simboliche, come la compagnia di crociere americana Princess Cruises, che ha deciso di eliminare alcuni scali a Santorini dai suoi itinerari per l’estate 2024, a causa della “Congestione delle navi da crociera”.

Altri paesi hanno già preso l’iniziativa. Dal 2021 l’Italia vieta le navi da crociera nella Laguna di Venezia. Più recentemente, lo scorso luglio, anche la città di Amsterdam ha deciso di vietare questo tipo di imbarcazioni dal suo centro cittadino.

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