Meyer Burger perde il suo cliente principale. La società di investimenti in energie rinnovabili DE Shaw Renewable Investments (Desri) ha rescisso con effetto immediato l’accordo quadro che la legava allo specialista del fotovoltaico in difficoltà.
L’azienda di Gwatt, nei pressi di Thun, sta analizzando la lettera e la situazione, si legge in un breve comunicato stampa diffuso venerdì. “Indipendentemente dalla validità di tale risoluzione, gli sforzi di ristrutturazione probabilmente ne risentiranno”, ritiene Meyer Burger. Se quest’ultimo fallisse, la sostenibilità dell’azienda sarebbe minacciata. Maggiori informazioni verranno fornite a tempo debito, possiamo ancora leggerle.
Il titolo è stato sospeso dalle negoziazioni alla Borsa svizzera tra le 10:00 e le 12:30, sebbene già al mattino fosse sceso di quasi il 5%. Intorno alle 14 il titolo è crollato da 58 a 49 centesimi.
All’inizio di novembre, durante la presentazione del suo rapporto intermedio, Meyer Burger ha dichiarato di sperare di riuscire a riprendersi entro il 2026, grazie all’avvio delle sue attività negli Stati Uniti. Il management puntava sulla sede di Goodyear, in Arizona, rispettivamente sulla messa in funzione della seconda linea di produzione prevista per la fine dell’anno, sperando di generare un fatturato annuo compreso tra 350 e 400 milioni di franchi entro il 2026 e un Ebitda di circa 70 milioni.
Divario di finanziamento
Tuttavia, a condizione di poter rifinanziarsi, la società ha avvertito. La messa in esercizio di questi progetti oltre Atlantico, unita all’abbandono delle attività nel sito americano di Colorado Springs che comporta la perdita di valore di investimenti “considerevoli”, hanno infatti comportato un gap finanziario di diversi milioni e hanno gravato pesantemente sulla i conti. Da gennaio a giugno, Meyer Burger ha ampliato la sua perdita, raggiungendo i 317,3 milioni, rispetto ai 64,8 milioni della prima metà del 2023.
Il consiglio d’amministrazione sta conducendo trattative con un gruppo di titolari di obbligazioni convertibili con scadenza nel 2027 e nel 2029. Questi creditori hanno accettato il principio della messa a disposizione di nuovo capitale.
Da quel momento in poi tutto dipenderà dal successo del piano di ristrutturazione. Presentato a metà settembre, prevede la soppressione di circa 200 posti di lavoro su 1.050 ed è stato accompagnato dall’uscita con effetto immediato del direttore generale Gunter Erfurt, artefice della riconversione della Meyer Burger in produttore di celle fotovoltaiche. È stato ringraziato anche il direttore finanziario Markus Nikles. Il presidente del consiglio d’amministrazione Franz Richter ha rilevato il gruppo.
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