Informazioni chiave
- Il numero di adulti che vivono con il diabete in tutto il mondo è aumentato a oltre 800 milioni, quattro volte di più rispetto al 1990.
- Quasi 450 milioni di adulti di età pari o superiore a 30 anni non vengono trattati, pari a circa il 59% di tutti gli individui con diagnosi di diabete.
- Il 90% di questi adulti non trattati vive in paesi a basso e medio reddito.
Il numero di casi di diabete in tutto il mondo è aumentato notevolmente negli ultimi decenni, superando gli 800 milioni di adulti in tutto il mondo. Questo aumento, che rappresenta un quadruplicamento rispetto al 1990, evidenzia l’urgenza di un’azione globale globale per combattere sia l’aumento dei tassi di malattia sia il crescente divario nell’accesso alle cure, in particolare nei paesi a basso e medio reddito (LMIC).
Questa tendenza allarmante è attribuita a diversi fattori, tra cui l’aumento dell’obesità, alimentato dalla commercializzazione di alimenti non salutari, stili di vita sedentari e sfide economiche. Gli esperti sottolineano la necessità di cambiamenti politici immediati per promuovere diete sane e attività fisica e per costruire sistemi sanitari forti in grado di garantire prevenzione, diagnosi precoce e cure efficaci.
Il divario crescente nel trattamento del diabete
Lo studio rivela una forte disparità nella prevalenza del diabete a livello globale, con i paesi a basso reddito che registrano gli aumenti maggiori nonostante abbiano ancora un accesso limitato alle cure. Di conseguenza, quasi 450 milioni di adulti di età pari o superiore a 30 anni, che rappresentano circa il 59% di tutti gli individui con diagnosi di diabete, rimangono non trattati, tre volte di più rispetto al 1990. Il 90% di questi adulti non trattati risiedono in paesi a basso reddito.
Regioni come il Sud-est asiatico dell’OMS e il Mediterraneo orientale hanno riportato tassi di prevalenza del diabete tra gli adulti di età pari o superiore a 18 anni superiori al 20%. Queste regioni, insieme all’Africa, hanno i tassi più bassi di copertura del trattamento del diabete, con meno del 40% dei soggetti diagnosticati che assumono farmaci ipoglicemizzanti.
Risposta globale all’epidemia di diabete
Riconoscendo questa sfida globale, l’OMS sta lanciando un nuovo quadro di sorveglianza del diabete, che fornisce ai paesi una guida completa sulla misurazione e valutazione della prevenzione, della cura, dei risultati e dell’impatto del diabete. Questo approccio standardizzato consentirà ai paesi di monitorare indicatori chiave come il controllo della glicemia, l’ipertensione e l’accesso ai farmaci essenziali, facilitando interventi mirati e iniziative politiche per un’efficace allocazione delle risorse.
Il Global Compact on Diabetes dell’OMS, istituito nel 2021, mira a ridurre il rischio di diabete e garantire un accesso equo a trattamenti e cure completi, convenienti e di qualità per tutte le persone diagnosticate. Il Patto sostiene inoltre la prevenzione del diabete di tipo 2 contrastando l’obesità, le diete non salutari e lo stile di vita sedentario.
Obiettivi chiave per un’azione globale contro il diabete
Inoltre, l’OMS ha fissato cinque obiettivi globali di copertura del diabete da raggiungere entro il 2030, tra cui garantire che l’80% delle persone con diagnosi di diabete raggiunga un buon controllo glicemico. Ciò evidenzia l’urgente necessità di agire per colmare il divario terapeutico.
Il quarto incontro ad alto livello dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili (NCD), che si terrà nel settembre 2025, offre un’opportunità unica per galvanizzare gli sforzi globali contro l’ondata crescente del diabete. Questo incontro riunirà i capi di Stato e di governo per definire una visione coraggiosa per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili, compreso il diabete, attraverso un’azione collettiva che affronti le cause profonde e migliori l’accesso all’individuazione e al trattamento.
Rafforzare i sistemi sanitari globali
Lo studio pubblicato oggi, condotto dalla Noncommunicable Disease Risk Factors Collaboration (NCD-RisC) in collaborazione con l’OMS, rappresenta la prima analisi globale completa dei tassi di diabete e della copertura terapeutica, basata sui dati di oltre 140 milioni di individui di età pari o superiore a 18 anni in più di 1.000 studi che comprendono popolazioni di tutto il mondo. Utilizzando una metodologia aggiornata per misurare la prevalenza del diabete, questa ricerca fornisce un quadro più accurato dell’epidemia globale di diabete.
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