Come gli Stati Uniti hanno lasciato indietro l’Europa

Come gli Stati Uniti hanno lasciato indietro l’Europa
Come gli Stati Uniti hanno lasciato indietro l’Europa
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Di Nicola Goetzmann (economista capo della Financière de la Cité, editorialista di “Echos”)

All’indomani della grande crisi finanziaria, l’osservazione è implacabile. Mentre la crescita nominale americana era stata in media del 5,3% tra il 1990 e il 2007, la crisi del 2008 ha accelerato questo tasso fino al livello del 2,6% tra il 2008 e il 2013, portando a una rottura senza precedenti con la tendenza precedente. Le capacità produttive diminuiscono, il debito aumenta meccanicamente a causa dell’indebolimento della crescita e la posizione relativa dell’economia americana rispetto alla Cina si indebolisce.

Questa evidente sottoperformance attirerà quindi la ricerca economica americana verso un nuovo approccio. Una prima pietra dell’edificio è pubblicata il 1ehm Novembre 2013 da tre economisti della Federal Reserve degli Stati Uniti, Dave Reifschneider, William Wascher e David Wilcox: “La recente crisi finanziaria e la recessione che ne è seguita sembrano aver collocato le nostre capacità produttive su una traiettoria più debole. […] Stimiamo che il PIL potenziale sia attualmente inferiore di circa il 7% rispetto alla traiettoria pre-2007. Proseguiamo sostenendo che una parte significativa del recente danno al lato dell’offerta dell’economia è plausibilmente endogeno alla debole domanda aggregata, contrariamente alla visione convenzionale. che i policy maker devono semplicemente adattarsi alle condizioni dell’offerta aggregata. »

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