Borsa: cosa succede sui mercati prima dell’apertura di venerdì 14 giugno

Borsa: cosa succede sui mercati prima dell’apertura di venerdì 14 giugno
Borsa: cosa succede sui mercati prima dell’apertura di venerdì 14 giugno
-

(Foto: Getty Images)

RECENSIONI DI MERCATO. Venerdì mattina i mercati globali sono stati contrastati, il giorno dopo un’altra sessione record a Wall Street alimentata dalla frenesia che circonda i titoli dell’intelligenza artificiale.

Indici di borsa alle 7:45

IL CAC40 è crollato dell’1,3% all’inizio della seduta di Parigi. IL FTSE100 ha perso lo 0,2% a Londra e negli Stati Uniti DAX 0,5% a Francoforte.

A New York, prima dell’apertura dei mercati, la media Dow Jones i valori industriali sono scesi dello 0,5% e l’indice allargato S&P500 dello 0,2%.

In Asia, il Nikkei225 ha aggiunto lo 0,2% a Tokyo. La borsa di studio di Shangai avanzato dello 0,1% e il Hang Seng è sceso dello 0,9% a Hong Kong. Sydney ha perso lo 0,3% e Seul ha preso lo 0,1%.

Alla Borsa delle materie prime di New York, il prezzo di olio è sceso di 58 centesimi di dollaro a 78,04 dollari al barile.

Nel mercato valutario, il dollaro canadese giovedì era a 72,75 centesimi USA, in calo rispetto a 72,99 centesimi USA alla chiusura di mercoledì.

Il contesto

L’impennata dell’estrema destra alle elezioni europee e la prospettiva di elezioni legislative anticipate in Francia, che potrebbero portare l’estrema destra al potere, preoccupano gli investitori e li spingono ad abbandonare i titoli della zona euro.

Con un ribasso di quasi il 6% dall’inizio della settimana, la Borsa di Parigi ha annullato tutti i guadagni dall’inizio dell’anno (-0,26% dal 1° gennaio).

“Di fronte alla crescente incertezza nella seconda economia dell’UE, gli investitori cercano sicurezza e moderano temporaneamente la loro allocazione in azioni nella regione europea”, commenta Pierre Veyret, analista di ActivTrades.

Secondo i primi sondaggi, la percentuale di francesi che affermano di “fidarsi” di Emmanuel Macron è al livello più basso dall’inizio del suo secondo mandato nel 2022. E il partito di estrema destra e l’alleanza di sinistra potrebbero raccogliere ciascuno più di voti nelle elezioni legislative anticipate rispetto alla maggioranza presidenziale.

“La possibilità che partiti che spesso rappresentano gli estremi e senza esperienza di governo possano prendere le redini del paese suscita preoccupazione”, commenta Sebastian Paris Horvitz, direttore della ricerca presso il gestore patrimoniale LBP AM. “Ciò solleva interrogativi, tanto più in un contesto in cui la Francia dovrebbe intraprendere un percorso di risanamento delle sue finanze pubbliche”, aggiunge.

Emmanuel Macron gode di un’immagine positiva sui mercati, data la sua politica economica liberale, mentre i progetti di programma presentati dal partito di estrema destra Rassemblement National e dall’alleanza di sinistra Nouveau Front Populaire presentano rischi di crescita del deficit pubblico francese.

Sul mercato obbligazionario, il tasso debitore a dieci anni della Francia è sceso, come il resto dei tassi di interesse sovrani, con gli investitori convinti che le ultime prove di rallentamento dell’inflazione potrebbero incoraggiare la banca centrale americana a ridurre i suoi tassi di riferimento.

Il tasso di interesse sugli OAT francesi a dieci anni era al 3,11% intorno alle 6:30, ma il suo equivalente tedesco è sceso più bruscamente (2,37%), ampliando ulteriormente il divario tra i due.

Questa differenza – o “spread” – tra i due tassi è un indicatore per misurare la fiducia degli investitori nella Francia e nelle sue prospettive economiche a lungo termine. Sono circa le 6:30 di mattina a 0,75 punti percentuali, il livello più alto dal 2017 e la sua amplificazione nel corso della settimana è in questa fase la più significativa dal 2011, secondo Bloomberg, all’epoca della crisi del debito degli Stati dell’eurozona.

La Banca del Giappone (BoJ) ha annunciato venerdì che ridurrà i suoi massicci acquisti di titoli di Stato giapponesi, ma senza fornire dettagli in questa fase, poiché gli investitori attendono maggiore chiarezza.

Lo yen ha guadagnato lo 0,03% rispetto al dollaro statunitense ($US) a 156,98 yen per dollaro USA.

Banchieri massacrati

Il settore bancario europeo ha sofferto particolarmente venerdì, vittima delle incertezze legate alla Francia e riguardanti la politica monetaria della banca centrale americana.

A Parigi BNP Paribas ha ceduto il 4,07%, a Milano Unicredit ha perso il 4,02%, a Francoforte la Commerzbank ha perso il 5,63%.

Petrolio ed euro in ribasso

Intorno alle 6.25 il prezzo del petrolio è crollato. Il prezzo del barile di Brent del Mare del Nord con consegna ad agosto è sceso dello 0,02%, a 82,74 dollari. Il barile americano di West Texas Intermediate (WTI), con scadenza a luglio, ha perso lo 0,38% a 78,32 dollari.

Sul mercato dei cambi, l’euro è sceso dello 0,22% contro l’euro a 1,0713 dollari per euro.

Bitcoin ha guadagnato lo 0,35% a 66.908 dollari.

-

PREV BoE: troppo presto per un taglio dei tassi di interesse
NEXT Aggiornamento mercati: l’Europa finisce in forte calo, preoccupa la Francia