Aggiornamento mercati: l’Europa finisce in forte calo, preoccupa la Francia

Aggiornamento mercati: l’Europa finisce in forte calo, preoccupa la Francia
Aggiornamento mercati: l’Europa finisce in forte calo, preoccupa la Francia
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* In Europa, il CAC 40 ha perso il 2,66% e lo Stoxx 600 lo 0,97%

* Wall Street si consolida dopo i record di S&P e Nasdaq

* Il divario tariffario tra Germania e Francia è in aumento

* L’euro si dirige verso il minimo settimanale di due mesi

di Claude Chendjou

PARIGI, 14 giugno (Reuters) – I mercati azionari europei hanno chiuso in ribasso venerdì e anche Wall Street è rimasta in rosso a metà seduta, con gli indici americani in consolidamento dopo i recenti record, mentre in Europa prevale il rischio politico con l’incertezza legata al quadro legislativo. elezioni in Francia.

A Parigi, il CAC 40 ha chiuso in ribasso del 2,66% a 7.503,27 punti. Il britannico Footsie ha perso lo 0,21% e il tedesco Dax l’1,34%.

L’indice EuroStoxx 50 è sceso dell’1,95% e il FTSEurofirst 300

dello 0,91%. Lo Stoxx 600, appesantito dai settori bancari

(-2,17%) e automobilistico (-2,18%), hanno chiuso in calo dello 0,97%.

Alla chiusura in Europa, il Dow Jones ha ceduto lo 0,30%, lo Standard & Poor’s 500 dello 0,27% e il Nasdaq dello 0,16%, questi ultimi due indici che giovedì hanno raggiunto i record di chiusura per la quarta sessione consecutiva.

Nella zona euro, la crisi politica e le turbolenze finanziarie in Francia, nate dalla disfatta del partito di Emmanuel Macron alle elezioni europee, hanno attirato l’attenzione degli investitori mentre la sinistra, unita sotto l’etichetta di “Nuovo Fronte Popolare”, ha presentato un piano programma di “rottura”, mentre nell’estrema destra Jordan Bardella ha preso di mira gli “ingegneri del caos”, fingendo di ignorare l’attuale maggioranza presidenziale.

La prospettiva di una vittoria dei gruppi estremisti il ​​30 giugno e il 7 luglio ha portato ad un aumento del divario di rendimento tra i titoli decennali francesi e tedeschi, che è salito al livello più alto da sette anni, a più di 82 punti base.

Alla domanda di dire che se la Banca centrale europea (BCE) potesse venire in aiuto della Francia ricorrendo al programma d’emergenza di acquisto di obbligazioni dell’istituto per evitare il rischio di frammentazione all’interno della zona euro, Christine Lagarde ha evitato l’argomento.

“Una grande differenza nei livelli dei tassi europei rispetto alle situazioni passate rischia di essere l’incrocio dei tassi francesi con quelli portoghesi e spagnoli”, avverte Matthieu Bailly, presidente e vice amministratore delegato di Octo AM, che prevede che questo incrocio avverrà forse alla fine di giugno .

VALUTARE

Sul mercato obbligazionario, il rendimento del Bund tedesco a dieci anni

ha chiuso in calo di 13,5 punti base (bps), al 2,36%, mentre il suo equivalente francese è rimasto praticamente invariato al 3,1407%. Lo spread tra queste due obbligazioni è salito a oltre 82 punti base, in aumento di quasi dieci punti, e molti strateghi dei tassi hanno sottolineato il parallelo con la situazione della crisi del debito sovrano che ha colpito l’Europa dal 2009.

Negli Stati Uniti, il rendimento dei titoli del Tesoro americano a dieci anni

è sceso di 2,9 punti base, al 4,217%, diversi indicatori avevano mostrato durante la settimana un rallentamento delle pressioni inflazionistiche nonostante la revisione al ribasso delle proiezioni della Fed sulla riduzione dei tassi.

I CAMBIAMENTI

L’euro è destinato a registrare il maggior calo settimanale (-1,05%) rispetto al dollaro in due mesi, a causa dei timori che un nuovo governo possa peggiorare la situazione di bilancio della Francia. La moneta europea viene scambiata a 1,0694 dollari (-0,38%).

“A entrambe le estremità dello spettro politico francese, i partiti che fanno campagna elettorale sono partiti fiscalmente espansionisti”, osserva Karl Schamotta, capo stratega del mercato di Corpay.

La debolezza dell’euro ha contribuito a spingere al rialzo il dollaro, il cui indice

prende lo 0,31% rispetto a un paniere di sei valute internazionali, dopo aver raggiunto il massimo dal 2 maggio.

Lo yen è sceso al livello più basso da oltre un mese venerdì, a 158,25 contro il dollaro, dopo che la Banca del Giappone (BoJ) ha lasciato invariati i tassi di riferimento e ha annunciato che presenterà un piano di ripresa dettagliato a luglio bilancio.

VALORI IN EUROPA

Atos balza del 14,58% dopo aver annunciato di aver ricevuto una lettera d’offerta non vincolante da parte dello Stato francese per l’acquisizione delle sue attività strategiche.

Il produttore immobiliare britannico Bellway perde il 4,41% dopo che Crest Nicholson (+13,72%) ha rifiutato un’offerta di acquisizione rivista di 650 milioni di sterline.

H&M avanza del 2,42%, con UBS che passa da “neutrale” a “acquista” sul gruppo svedese di prêt-à-porter.

GLI INDICATORI DI OGGI

Il morale delle famiglie americane è peggiorato dall’inizio di giugno, con un indice di fiducia a 65,6, secondo i primi risultati dell’indagine mensile dell’Università del Michigan.

L’indice dei prezzi al consumo in Francia, armonizzato secondo gli standard europei (IPCH), è aumentato del 2,6% su un anno a maggio, dopo una stima “flash” del 2,7%, secondo i dati dell’INSEE.

OLIO

Le previsioni sulla domanda di greggio per quest’anno da parte dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), dell’Agenzia statunitense per l’informazione energetica (EIA) e dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) stanno guidando il mercato petrolifero che è sulla buona strada per registrare la sua migliore performance settimanale tra quattro mesi.

Il Brent è salito dello 0,1% a 82,67 dollari al barile e il greggio leggero americano (West Texas Intermediate, WTI) è salito dello 0,18% a 78,48 dollari.

I due benchmark petroliferi potrebbero guadagnare quasi il 4% nel corso della settimana.

CONTINUA LUNEDI: (Scritto da Claude Chendjou, a cura di Bertrand Boucey)

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