Sono le dodici e mezza nel vivace centro storico di Annecy. Sotto il fresco sole di inizio autunno, una giovane donna esce da un vecchio edificio sul Passage Nemours, con una grande borsa della spesa in spalla, piena di prodotti spray per la pulizia. Ha appena pulito un affitto turistico. “Qui c'è un Airbnb al piano terra fronte strada ed uno fronte cortile, uno al primo piano e tutto il terzo piano, questi sono arredati”spiega, mentre un'altra ragazzina sgattaiola nello stretto cortile con un fagotto di biancheria pulita per cambiare le lenzuola. Delle otto cassette postali, solo due hanno un'etichetta con un nome. Gli altri, socchiusi, ospitano cinque cassette portachiavi, caratteristiche di Airbnb.
In questo cuore storico della prefettura dell'Alta Savoia, rinomato per le sue case color pastello, le sue strade acciottolate, i suoi canali, il suo accesso al lago e la sua vista sulle montagne, il comune stima che tra il 25% e il 30% degli alloggi è diventata struttura ricettiva ammobiliata. “Il centro storico diventa un grande albergoriassume François Astorg, sindaco (varie a sinistra) di Annecy, mentre abbiamo bisogno di alloggi, il comune, le imprese, i ristoranti hanno difficoltà ad assumere a causa della mancanza di alloggi. »
Residente da sempre in questo quartiere diventato così popolare tra gli Instagrammer, Brigitte Cottet, presidente dell'Associazione dei residenti del centro storico di Annecy, passeggia per le strade indicando i nuovi negozi. “Airbnb potenzia il take-away [services de restauration à emporter]fast fashion, bar, ristoranti cosiddetti tradizionali che servono formaggio in plastica”si lamenta. L’overtourism ha messo sottosopra il suo quartiere in meno di dieci anni. “Era un paese, pieno di negozi tipici, ci conoscevamo tutti, gente di ogni ceto sociale e di ogni provenienza. È diventato un quartiere festaiolo dove è impossibile trovare alloggiocontinua. Quindi questo testo su Airbnb appena votato in Parlamento è davvero una legge morale. »
Testo molto atteso
Dopo il Senato di inizio settimana, è stata l'Assemblea Nazionale ad adottare in via definitiva, giovedì 7 novembre, il disegno di legge “puntando a rafforzare gli strumenti normativi dell’accoglienza turistica ammobiliata a livello locale” i deputati Annaïg Le Meur (Rinascimento, Finistère) e Iñaki Echaniz (Partito socialista, Pirenei Atlantici). Un testo transpartisan, atteso con ansia da tanti eletti locali di destra e di sinistra, desiderosi di arginare il proliferare degli affitti stagionali, il cui numero è passato da 300mila nel 2016 a 1,2 milioni di oggi. La legge fornirà ai sindaci nuovi strumenti per regolare il mercato degli appartamenti arredati. In particolare, potranno istituire quote di affitto stagionale nel proprio comune.
Ti resta il 69,88% di questo articolo da leggere. Il resto è riservato agli abbonati.