Energia | Fitzgibbon promette “discussioni” sul nucleare

Energia | Fitzgibbon promette “discussioni” sul nucleare
Energia | Fitzgibbon promette “discussioni” sul nucleare
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Mentre il Quebec presenterà molto presto un disegno di legge “forte” sull’energia, il ministro dell’Economia, dell’Innovazione e dell’Energia, Pierre Fitzgibbon, ritiene che si debba prendere in considerazione lo sviluppo del settore nucleare. Promette discussioni con la popolazione per decidere se “lo vogliamo o no”.


Pubblicato alle 12:50

Finché non si discuterà dei rischi e dei benefici dell’energia atomica, “il Quebec si opporrà al nucleare”, ha dichiarato durante un panel sull’energia nucleare al quale ha partecipato mercoledì in occasione della pubblicazione dell’Economic Barometro dell’azienda BCF.

Un timore giustificato, secondo lui, dato che non c’è stata alcuna “narrativa” sul tema del nucleare nella provincia: “Penso che sia un dibattito che deve aver luogo e decideremo collettivamente se lo vogliamo o se non lo vogliamo. »

Dalla chiusura della centrale Gentilly-2, avvenuta più di 10 anni fa, la situazione energetica è cambiata profondamente, ha affermato. La domanda di elettricità è oggi stimolata dall’elettrificazione di diversi settori di attività, compresi i trasporti, e dal desiderio del Quebec di raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050.

“Bisognerà prendere in considerazione il nucleare. Non domani mattina e non prima delle elezioni, ma penso che la discussione debba avvenire”, ha detto, sostenendo che questa forma di energia “farà parte del Piano integrato delle risorse, perché oggi Oggi – e questa è un’opinione personale – la decarbonizzazione del pianeta senza l’energia nucleare non avverrà”.

Secondo lui dovranno essere affrontate due questioni specifiche. Innanzitutto ci sono timori legati alla sicurezza delle centrali nucleari. “Le apprensioni si sono riaccese” con l’incidente nucleare di Fukushima, in Giappone, nel 2011, ha ricordato.

L’altro elemento riguarda lo smaltimento dei rifiuti di uranio. A questo proposito cita l’esempio dell’Ontario che, in collaborazione con le comunità indigene, “ha trovato depositi geologici dove getteranno l’uranio”.

Il Quebec prenderebbe in considerazione di più la costruzione di grandi centrali elettriche dotate di reattori CANDU o favorirebbe la costruzione di piccoli reattori modulari (SMR), queste centrali con una capacità inferiore a 300 megawatt dispiegabili in regioni remote? Finora non è stata presa in considerazione alcuna strada specifica, ha risposto.

A proposito delle persone a mobilità ridotta, il ministro ha tenuto a sottolineare che le tecnologie non sono ancora provate: “Non esiste un reattore operativo, e quanto costa? Se costasse 0,20 dollari al kilowattora, forse non ne otterremo nemmeno uno. »

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