Disabilità: la Cité Radieuse rase al suolo cinque edifici a Echichens

Disabilità: la Cité Radieuse rase al suolo cinque edifici a Echichens
Disabilità: la Cité Radieuse rase al suolo cinque edifici a Echichens
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La Cité Radieuse prevede di demolire cinque edifici

Pubblicato oggi alle 12:33

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Le trasformazioni continuano alla Cité Radieuse. A circa due anni dall’inaugurazione due nuove unità abitative e un ristorante, la fondazione per persone con disabilità sta lavorando per sostituire quattro case e un padiglione che non soddisfano più le esigenze dei residenti. Questi ultimi sono già stati ricollocati sul posto.

“L’integrazione del nuovo edificio nell’intero sito e la risposta alle esigenze specifiche dei residenti sono due elementi centrali”, spiega la direttrice Isabelle Favre. Perché le quattro residenze situate a nord-ovest del complesso Échichanais risalgono al 1967 e non sono state progettate per le persone su sedia a rotelle, tanto meno quelle elettriche, che sono più ingombranti.

Altro punto importante per l’istituzione: “Promuovere gli spazi verdi e sportivi (ndr: compreso un campo da basket) situato accanto a queste case, attualmente poco utilizzate, oltre a lavorare sui collegamenti con la piazza centrale.”

Invecchiamento dei residenti

Il cambiamento dei bisogni è legato, tra l’altro, all’invecchiamento dei residenti e all’accoglienza dei giovani in situazioni più complesse; che richiede lo sviluppo di nuove competenze, riassume Isabelle Favre. Inoltre, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare comporterà luoghi di accoglienza più flessibili.

In questo caso, a novembre è stato indetto un concorso di architettura. Una giuria di professionisti esterni e interni sceglierà un progetto nel mese di luglio. Secondo il calendario previsto, i lavori potrebbero iniziare nel 2026, mentre la messa in servizio è prevista per il 2028.

La Cité Radieuse è un’organizzazione privata, finanziata per quasi l’80% dalle autorità pubbliche. Alla fine di febbraio il Consiglio di Stato aveva già concesso una garanzia dello Stato di Vaud e il pagamento del servizio del debito per un prestito di 1,3 milioni di franchi per finanziare gli studi dell’opera. Molto presto si tratterà di cercare finanziamenti per il progetto.

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