Gli azionisti si riempiono le tasche nel 1° trimestre del 2024!

Gli azionisti si riempiono le tasche nel 1° trimestre del 2024!
Gli azionisti si riempiono le tasche nel 1° trimestre del 2024!
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Nel primo trimestre di quest’anno le società più grandi hanno pagato dividendi per 339,2 miliardi di dollari. È una cifra impressionante che solleva interrogativi sullo stato dell’economia globale e sulle strategie delle aziende per ridistribuire i profitti.

Distribuzione globale ineguale

Gli Stati Uniti dominano ampiamente questo panorama finanziario, con le loro società che pagano dividendi per 180 miliardi di dollari. Al contrario, l’Europa ha registrato un calo del 20%, raggiungendo i 49,4 miliardi di dollari, principalmente a causa della stagionalità dei pagamenti dei dividendi.

In Francia, la situazione rimane stabile con 3 miliardi di dollari distribuiti nel primo trimestre, riflettendo la tendenza a mantenere dividendi costanti nonostante le fluttuazioni economiche globali.

La sanità è il settore più generoso

Il settore sanitario è il più generoso, con aziende come Novartis e Roche in cima alla classifica. Seguono da vicino la tecnologia e le materie prime, con giganti come Microsoft, Apple ed Exxon Mobil che contribuiscono in modo significativo agli importi distribuiti.

In particolare, Meta e Alibaba hanno pagato dividendi per la prima volta, segnando un nuovo passo nella loro strategia finanziaria. Meta ha distribuito 1,1 miliardi di dollari, mentre Alibaba ha pagato 2,6 miliardi di dollari, entrando direttamente tra i primi 20 maggiori pagatori di dividendi globali.

Cosa aspettarsi per il resto dell’anno?

Janus Henderson prevede che i dividendi continueranno a crescere nel 2024, con una stima di 1,72 trilioni di dollari, in aumento del 3,9% rispetto al 2023. Questa proiezione si basa sulla continua resilienza osservata in Europa, Stati Uniti e Canada.

Anche i riacquisti di azioni proprie rimangono una pratica popolare, sebbene siano leggermente diminuiti nel 2023 rispetto all’anno precedente.

Le aziende hanno riacquistato azioni proprie per un valore di 1.112,1 miliardi di dollari, mostrando una crescente preferenza per questo metodo di ridistribuzione del valore agli azionisti.

La pratica di pagare dividendi e riacquistare azioni attira l’attenzione dei governi.

In Francia si discute di tassare i riacquisti di azioni proprie, mentre negli Stati Uniti il ​​presidente Joe Biden propone di quadruplicare l’attuale tassa su queste operazioni nel suo bilancio 2024.

Questa dinamica evidenzia le tensioni tra il desiderio delle aziende di premiare i propri azionisti e le preoccupazioni del governo sull’equità fiscale e sulla ridistribuzione della ricchezza.

Questa situazione riflette la forza delle grandi aziende

Questo aumento dei dividendi dimostra la forza finanziaria delle grandi aziende e la loro capacità di generare profitti sostanziali. Per gli investitori ciò rappresenta un’opportunità di reddito stabile e in crescita, particolarmente attraente in un contesto economico incerto.

Tuttavia, questa pratica può anche essere vista come una strategia a doppio taglio. Potrebbe indicare una distribuzione ineguale della ricchezza, che favorisce gli azionisti rispetto al reinvestimento in innovazione o infrastrutture. I dibattiti sulla tassazione dei dividendi e sul riacquisto di azioni proprie illustrano chiaramente questi problemi.

I pagamenti record di dividendi all’inizio dell’anno riflettono sia la solida salute delle grandi aziende sia le sfide economiche e fiscali che queste pratiche generano.

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