Nessuna corsa ai sussidi per salvare la metallurgia svizzera – rts.ch

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Nessuna corsa ai sussidi per salvare la metallurgia svizzera – rts.ch
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La Svizzera non deve perseguire una politica industriale verticale. Il Consiglio federale non vuole lanciarsi in una corsa ai sussidi. Tuttavia, le condizioni quadro devono essere migliorate e ciò comporterà l’incoraggiamento della decarbonizzazione.

L’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno lanciato iniziative di politica industriale volte alla decarbonizzazione e alla riduzione delle dipendenze commerciali, ha ricordato in una conferenza stampa il ministro dell’Economia Guy Parmelin. Queste misure assumono una svolta protezionistica e causano distorsioni del mercato.

Questi squilibri costituiscono una sfida, riconosce il Consiglio federale in risposta a una mozione socialista del Parlamento che chiedeva misure di aiuto per il settore metallurgico svizzero, sotto pressione.

Il governo si sta “mobilitando a tutti i livelli” contro le misure protezionistiche adottate all’estero. Ha chiesto all’UE che la Svizzera venga risparmiata da queste misure. “Finora probabilmente l’UE non ascolta”, malgrado l’accordo di libero scambio, si rammaricano i vodesi. “Ma non dobbiamo mai disperare”.

Nessun nuovo sussidio

La Confederazione non vuole però lanciarsi in una corsa ai sussidi. Il settore metallurgico può far fronte alla concorrenza, grazie ai programmi di incentivi esistenti e futuri nel campo della politica energetica e climatica.

L’entrata in vigore, il 1° gennaio 2025, della nuova legge sulla CO2 e della legge sul clima consentirà di sostenere queste aziende nei loro sforzi di decarbonizzazione concedendo aiuti agli investimenti, ha ricordato Guy Parmelin.

Interrogati specificamente sul caso della Stahl Gerlafingen, che ha annunciato la chiusura di una delle sue due linee di produzione e la soppressione di 95 posti di lavoro, i vodesi hanno risposto che la Confederazione “è in contatto” con l’azienda solettese. Come gli altri, potrà beneficiare del sostegno agli investimenti per la decarbonizzazione, presentando progetti che rispettino i criteri previsti.

L’industria metallurgica è un grande consumatore di energia. Ma da più di un anno i prezzi nel settore registrano un forte calo e anche per quanto riguarda i costi di rete si registra un allentamento, constata il Consiglio federale.

Svizzera competitiva

Il rinnovamento della politica industriale all’estero non ostacola la competitività della Svizzera, lo dimostra uno studio, ha precisato il consigliere federale dell’UDC. Anche la Svizzera ha istituito programmi di promozione.

Ma molti strumenti adottati in altri Paesi non sono adatti alla Svizzera, secondo i vodesi. Nonostante le crisi consecutive, guidate dalla pandemia di Covid-19 e dalla guerra in Ucraina, l’economia svizzera ha dimostrato resilienza.

ats/miro

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