Le autostrade dovrebbero essere allargate? Un mese prima del voto le opinioni sono ancora divergenti – rts.ch

Le autostrade dovrebbero essere allargate? Un mese prima del voto le opinioni sono ancora divergenti – rts.ch
Le autostrade dovrebbero essere allargate? Un mese prima del voto le opinioni sono ancora divergenti – rts.ch
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Il 24 novembre i cittadini svizzeri saranno chiamati a votare su un progetto di ampliamento di sei tratti autostradali, di cui uno nella Svizzera romanda, tra Nyon e Ginevra. Questo progetto prevede il passaggio da due a tre corsie sull’autostrada A1, asse fondamentale per gli spostamenti quotidiani di tanti utenti. Due persone colpite da questo allargamento, con opinioni opposte, condividono i loro punti di vista.

Maurice Frei, rappresentante della PLR e consigliere comunale a Nyon, utilizza spesso l’A1. Per lui l’auto è essenziale nella sua vita professionale quotidiana. «Non ho un punto fisso per i miei appuntamenti, quindi l’auto mi consente una flessibilità che i trasporti pubblici non possono offrire», spiega durante una gita mattutina a Ginevra. Come molti automobilisti, deve regolarmente fare i conti con gli ingorghi, una realtà alla quale si è rassegnato. “So che ci sono ingorghi, non ho molta scelta, ma il numero di ore perse negli ingorghi è in aumento”.

Maurice Frei è convinto che l’ampliamento dell’autostrada sia necessario per migliorare il flusso del traffico. “Non possiamo sfuggirgli. Le macchine ci sono, possiamo fare quello che vogliamo, la gente continuerà a tenere la propria macchina. È un viaggio importante. Quindi ora avremo bisogno di espanderci? Penso di sì”, spiega a La Matinale.

Quando gli parliamo dei fastidi per i residenti, in particolare del rumore, rimane pragmatico: “È come un poligono di tiro o un aeroporto. Chi ci abitava prima può discutere, ma chi ha scelto di vivere accanto all’autostrada lo sapeva , quindi a cosa dovrebbe essere data priorità? Il bene individuale o il bene della maggioranza?”

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Le preoccupazioni dei residenti

A 300 metri dall’autostrada, Yves Dalebroux, amministratore del comune di Signy-Avenex, convive quotidianamente con il rumore delle automobili. “Le attuali due corsie sono già una grande fonte di inquinamento acustico, e una terza corsia non farà altro che peggiorare la situazione”, dichiara dalla sua terrazza, dove il ronzio dei motori è onnipresente. Deplora l’assenza di barriere antirumore o di prodotti fitosanitari che potrebbero alleviare questi fastidi per i residenti.

Ma per Yves Dalebroux il rumore non è l’unico motivo della sua opposizione al progetto. È preoccupato anche per i disagi che causerebbe la costruzione della nuova strada: “Ci raccontano di dieci anni di lavori, con rallentamenti in autostrada. In questo periodo gli automobilisti percorreranno strade secondarie, attraversando villaggi e creando problemi di sicurezza residenti.

Anche Yves Dalebroux dubita dell’efficacia della terza corsia nel migliorare il flusso del traffico. “Lo vedo tra Losanna e Morges con una terza corsia Non c’è più fluidità”, analizza.

Il “sì” leggermente più avanti

La questione dell’ampliamento dell’autostrada è profondamente controversa. Per i sostenitori si tratta di una soluzione necessaria per ridurre gli ingorghi, argomento che piace a molti automobilisti. Ma per gli oppositori si tratta di una falsa buona idea che rischia di generare ancora più traffico e fastidi.

>> Leggi ancora su questo argomento: Secondo il primo sondaggio della SSR, l’ampliamento delle autostrade interessa una ristretta maggioranza della popolazione

Secondo un recente sondaggio effettuato da GFS.bern per la SSR, il campo del “sì” è leggermente in vantaggio, ma l’opposizione rimane forte, soprattutto nella Svizzera romanda. Al di là delle singole situazioni, la decisione finale dipenderà da diversi fattori, come le convinzioni personali di ciascuno e il modo in cui gli elettori percepiscono il loro rapporto con l’auto.

Reportage radiofonico: Gabriela Cabré

Web di adattamento: Tristan Hertig

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