Ma Prime Rénov’, grande aiuto per il rinnovamento energetico, subirà diverse modifiche a partire dal 15 maggio. DPE opzionale, grande ritorno dei gesti singoli… Panoramica delle novità previste dal decreto.
I francesi, per scelta o per costrizione, hanno subito ripreso l’argomento rinnovamento energetico, ed in particolare i proprietari che possiedono filtri termici. Per aiutarli in questo processo, lo Stato ha istituito il sistema nel 2020 Il mio Bonus Ristrutturazione. Finanziati e gestiti dall’ANAH (Agenzia nazionale per l’edilizia abitativa), questi aiuti contribuiscono a finanziare gran parte dei lavori essenziali per la riqualificazione energetica.
E dal 15 maggio fa il suo debutto una nuova versione del dispositivo. L’obiettivo: semplificare l’accesso a questo bonus per rilanciare i numeri della riqualificazione energetica, in caduta libera negli ultimi mesi.
I gesti singoli sono di nuovo idonei
All’inizio del 2024 il sistema è stato rifocalizzato sulla ristrutturazione energetica complessiva. Ciò significava che per beneficiare di Ma Rénov’ Prime era necessario combinare i lavori di isolamento e l’installazione di nuovi impianti di riscaldamento o di produzione di acqua calda.
Buone notizie per i proprietari di casa che non possono permettersi una ristrutturazione completa: l’decreto del 21 marzo 2024 specifica che i singoli gesti possono ancora una volta essere integrati in Ma Prime Rénov’. Si ricorda che i singoli interventi corrispondono ad interventi relativi ad un’unica tipologia di ristrutturazione. Ad esempio, la sostituzione della caldaia, o anche il semplice isolamento delle finestre.
In altre parole, ora sarà possibile realizzare da soli i lavori di isolamento, senza necessariamente dover cambiare l’intero impianto di riscaldamento, qualunque sia l’etichetta energetica dell’abitazione (sì, anche le case classificate F e G, che inizialmente dovevano essere escluse dal questa misura!).