2 milioni di DH per la demolizione dell’ippodromo di Rabat

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La Royal Society for the Encouragement of Horses (SOREC) ha indetto una gara d’appalto per la distruzione dell’ippodromo di Rabat.

Un investimento di 2.067.720 dirham è stato stanziato dalla SOREC per la demolizione dell’ippodromo di Rabat, si legge in un bando di gara consultato da Challenge.ma. La cauzione provvisoria è stata fissata a 31.000 dirham.

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Oggetto del presente bando di gara è quello di definire le opere da eseguire ovvero le attrezzature o impianti realizzati ed efficienti dall’Appaltatore ed i requisiti funzionali ai quali tali opere ed impianti dovranno rispondere, nonché i requisiti tecnici relativi alle i lavori di demolizione dell’esistente e di recinzioni di cantiere di ogni genere da realizzarsi in vista della costruzione del nuovo ippodromo di Rabat che sarà realizzato nello stesso luogo.

Da notare che il futuro ippodromo di Rabat, la cui costruzione è prevista per il 2026, è stato affidato da SOREC all’architetto Said Berrada in collaborazione con lo studio WILMOTTE & ASSOCIES ARCHITECTES.

Un nuovo ippodromo futuristico

Questo nuovo ippodromo, che coprirà una superficie di 5.900 mq di infrastrutture e 21.300 mq di spazi esterni, sarà dedicato a gare nazionali e internazionali.

Il nuovo edificio vuole essere futuristico. Il progetto architettonico del “palazzo tribuna” dell’ippodromo di Rabat deve coniugare estetica e funzionalità per catturare lo spirito e l’energia delle corse purosangue. Ispirato alla potenza e alla grazia di un purosangue al galoppo, questo edificio è progettato con un imponente tetto a volta che simboleggia la forza e la tensione dinamica delle corse. “Le campate ambiziose e le aperture generose promettono un’esperienza coinvolgente per gli spettatori, immergendoli nel cuore dell’azione”, afferma Wilmotte.

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“L’impegno per l’autenticità e il rispetto del patrimonio locale è evidente nella scelta dei materiali, come la pietra naturale e il legno d’ulivo, così come negli elementi decorativi che evocano sottilmente il tema equestre. Queste scelte progettuali non solo sottolineano l’eleganza e la finezza del tema, ma rafforzano anche l’ancoraggio dell’edificio alla cultura marocchina, rendendolo un simbolo iconico dell’ippodromo”, assicura la stessa fonte.

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