“low carbon”, il parente povero del finanziamento bancario francese, secondo una ONG

“low carbon”, il parente povero del finanziamento bancario francese, secondo una ONG
“low carbon”, il parente povero del finanziamento bancario francese, secondo una ONG
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L’ONG di difesa ambientale Reclaim Finance ha affermato lunedì che solo il 17,3% dei finanziamenti concessi da quattro grandi banche francesi (BNP Paribas, Crédit Agricole, Société Générale e BPCE) alle major petrolifere europee tra il 2020 e il 2023 finanzia progetti “poco contenuto di carbone”. Le principali banche francesi “affermano di sostenere la transizione quando finanziano le major del petrolio e del gas. La realtà è molto diversa: la stragrande maggioranza dei finanziamenti a TotalEnergies e ad altre grandi società energetiche va alle attività legate ai combustibili fossili.stima Lucie Pinson, fondatrice e direttrice di Reclaim Finance, citata in un comunicato stampa.

La ONG si è basata sui dati dell’agenzia finanziaria Bloomberg e sul rapporto Banking on Climate Chaos che sarà pubblicato il 13 maggio. Trova 7,1 miliardi di dollari di finanziamenti dedicati alle attività “poco contenuto di carbone” di BP, Eni, Equinor, Repsol e TotalEnergies negli ultimi quattro anni, rispetto ai 34,2 miliardi di dollari di finanziamenti per le loro attività nel settore dei combustibili fossili, principalmente presso BNP Paribas e Crédit Agricole. Su richiesta dell’AFP, BNP Paribas giudica i dati “incompleto” e sostiene che essi non riflettono la sua attuale politica di finanziamento. Crédit Agricole, dal canto suo, identifica “interpretazioni errate” ed evidenzia la mancanza di progetti finanziabili.

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“Obiettivi ambiziosi”

Società Generale “Desidero sottolineare che la banca ha fissato obiettivi ambiziosi di decarbonizzazione per il settore del petrolio e del gas nella sua tabella di marcia strategica” quando BPCE non ha voluto fornire commenti. Le banche sostengono regolarmente la transizione dei giganti del petrolio e del gas per continuare a lavorare con loro. Anche Reclaim Finance invita ancora una volta le banche a farlo “fermare ogni sostegno indiretto a queste aziende fintanto che sviluppano nuovi progetti sui combustibili fossili”.

“Solo i finanziamenti destinati a progetti “a basse emissioni di carbonio” possono essere giustificati e garantire l’assenza di sostegno all’espansione dei combustibili fossili”, sottolinea Lucie Pinson. IL “poco contenuto di carbone” è definito nello studio come “tutte le attività dell’azienda non fossili, questa definizione ampia comprende le energie sostenibili (solare, eolica) ma anche attività dannose per l’ambiente come la bioenergia”.

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