il deficit della previdenza sociale raggiungerà i 18 miliardi di euro nel 2024

il deficit della previdenza sociale raggiungerà i 18 miliardi di euro nel 2024
il deficit della previdenza sociale raggiungerà i 18 miliardi di euro nel 2024
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Questa nuova stima oscura ulteriormente quella pubblicata a maggio dalla Social Security Accounts Commission, che già lanciava l’allarme.

Il deficit della previdenza sociale raggiungerà i 18 miliardi nel 2024, secondo diverse fonti a conoscenza del progetto di bilancio della previdenza sociale (PLFSS 2025). Questa nuova stima oscura ulteriormente quella pubblicata a maggio dalla Commissione per i conti della previdenza sociale, che già aveva lanciato l’allarme contando su un deficit per il 2024 di 16,6 miliardi, rispetto ai 10,5 miliardi inizialmente programmati nel bilancio adottato lo scorso anno dal Parlamento.

Inoltre, per il 2025, il governo prevede un deficit di 15,7 miliardi di euro, secondo il progetto preliminare del PLFSS pubblicato dal media Contexte mercoledì pomeriggio. Nel 2024, lo slittamento del deficit della previdenza sociale è guidato da quello del settore sanitario, che quest’anno si avvicinerebbe ai 14,6 miliardi, rispetto agli 11,4 miliardi previsti in primavera. Per il 2025, il governo prevede varie misure di risparmio per risanare la situazione, raggiungendo i 15 miliardi di euro, secondo le informazioni che l’esecutivo ha lasciato filtrate.

Tra le misure in cantiere c’è soprattutto il rinvio di sei mesi della rivalutazione delle pensioni, che farebbe risparmiare 4 miliardi di euro. L’esecutivo prevede inoltre di rivedere al ribasso le esenzioni dai contributi previdenziali di cui godono le aziende, o di trasferire una frazione dei rimborsi per le visite mediche all’assicurazione sanitaria complementare. Il governo sta anche valutando la possibilità di ridurre il contributo dell’assicurazione sanitaria al finanziamento delle assenze per malattia. Le imprese sarebbero chiamate a subentrare direttamente, a meno che i dipendenti non perdano il beneficio della parte di compensazione in questione, finanziando così da soli la misura.

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Lo “shock inflazionistico” all’origine dello slittamento?

Ascoltato la settimana scorsa davanti al Senato, il direttore della Previdenza sociale, Pierre Pribile, ha spiegato lo slittamento del 2024 in particolare “shock inflazionistico”chi ha “ha avuto un impatto molto pesante sui conti sociali, (…) a causa in particolare di un divario tra le dinamiche di indicizzazione” un gran numero di prestazioni sociali pagate e “la dinamica spontanea dei ricavi, piuttosto dettata dall’evoluzione dei salari”. Di fronte ad un’inflazione molto elevata, “è normale che nel pubblico impiego siano stati decisi un certo numero di aumenti salariali” in particolare ospedaliero, compreso “Non potevamo prevedere la portata” e l’effetto reale sulla spesa dell’assicurazione sanitaria, ha stimato.

Per quanto riguarda il ramo vecchiaia, i conti sono al ribasso per la rivalutazione delle pensioni indicizzate all’inflazione a gennaio 2024, e per l’aumento di alcuni “piccole pensioni” per il pensionamento completo, che ha colpito quasi 1,8 milioni di persone dal settembre 2023, ha ricordato.

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