Ryanair sotto indagine europea per uso improprio del riconoscimento facciale

Ryanair sotto indagine europea per uso improprio del riconoscimento facciale
Ryanair sotto indagine europea per uso improprio del riconoscimento facciale
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Questa verifica biometrica viene applicata durante il processo di verifica dei clienti che prenotano voli Ryanair su siti di terze parti o agenzie di viaggio online.

Ryanair utilizza tecnologie di riconoscimento facciale biometrico senza il consenso del cliente? In ogni caso, le testimonianze sembrano abbastanza numerose da provocare l’apertura di un’indagine ufficiale da parte del garante irlandese della protezione dei dati (DPC) su richiesta dell’Unione Europea.

“Il DPC ha ricevuto numerosi reclami da parte di passeggeri Ryanair nell’UE e nello Spazio Economico Europeo che, dopo aver prenotato il volo, hanno dovuto sottoporsi ad un processo di verifica (della propria identità, ndr)”.

“I metodi di verifica utilizzati da Ryanair includevano l’uso della tecnologia di riconoscimento facciale utilizzando i dati biometrici dei clienti”, si legge. L’indagine deve determinare “se l’uso di questi metodi di verifica da parte di Ryanair è conforme” al Regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR). Concretamente, questa verifica biometrica viene applicata durante il processo di verifica dei clienti che prenotano voli Ryanair su siti di terze parti o agenzie di viaggio online.

Nessun consenso

A denunciarlo è dal 2023 Noyb (non sono affari tuoi, non sono affari tuoi), una ONG austriaca che opera per la protezione dei dati personali. Questa organizzazione ha presentato una denuncia in Spagna lo scorso marzo, ritenendo che la compagnia low cost “imponesse illegalmente” questa tecnologia nel paese. Ricorda che “i sistemi di riconoscimento facciale richiedono dati biometrici”, dati che devono essere trasferiti, sulla base del “consenso informato” come prevede il GDPR. In questo caso, però, non è richiesto alcun consenso.

Secondo la ONG questa pratica ha un solo obiettivo: “incoraggiare le persone a prenotare direttamente con Ryanair”. La compagnia denuncia da tempo la vendita dei suoi biglietti a prezzi gonfiati da parte di terzi con i quali non ha stretto alcun accordo.

“Proteggere i clienti”, afferma Ryanair

“In molti casi, (queste agenzie) vendono falsamente i nostri voli e servizi accessori con ricarichi nascosti e forniscono informazioni di contatto/dettagli di pagamento errati. Pertanto, e al fine di proteggere i clienti, tutti i clienti che prenotano tramite un’OTA sono tenuti a seguire un semplice processo di verifica del cliente e può scegliere la verifica biometrica o in alternativa completare un modulo di verifica digitale, entrambi pienamente conformi a tutte le normative GDPR. Questo per garantire che “Loro (come passeggeri) facciano le necessarie dichiarazioni di sicurezza e ne siano informati direttamente tutti i protocolli di sicurezza e di regolamentazione richiesti durante il viaggio, come previsto dalla legge”, ha spiegato Ryanair lo scorso marzo.

Questo venerdì, la società irlandese precisa che queste procedure “proteggono i clienti dalle poche” agenzie di viaggio online con le quali non ha una partnership, che “faranno pagare troppo e froderanno i consumatori”.

Olivier Chicheportiche Giornalista BFM Business

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