Più di 90 lettere per abitante all’anno: cosa pensa l’amministratore delegato di bpost per compensare il calo della posta tradizionale?

-

Chris Peeters, CEO di bpost, è stato ospite della mattinata di Bel RTL. Al microfono di Martin Buxant si discute delle sfide che attendono la società pubblica bpost.

Bpost, una società pubblica, impiega 26.000 persone in Belgio, inclusi 15.000 postini sul campo. All’estero ci sono 8mila lavoratori, soprattutto negli Stati Uniti.

Pro capite, ci sono ancora 90 lettere all’anno, ma sono in calo, ogni anno un calo dall’8 al 10%. Una riduzione dell’attività parzialmente compensata dai pacchi: “Per il momento bpost ha una posizione importante per tutti i pacchi consegnati ai privati, invece non abbiamo ancora sviluppato una posizione in tutto ciò che è PMI ed è quello che dobbiamo fare per compensare la riduzione della posta tradizionale “sottolinea Chris Peeters che ritiene che la posta diminuirà ulteriormente, ma non scomparirà del tutto.

Prende l’esempio della Danimarca, che è più sviluppata in termini di digitalizzazione, “stiamo arrivando a 30 lettere per abitante, ovvero un terzo di quelle che abbiamo oggi in casa”.

I concorrenti di bpost sono le Poste olandesi, PostNL, principalmente nelle Fiandre, e DPD, una filiale delle Poste francesi.

Per quanto riguarda gli ordini su Amazon, “abbiamo un contratto a lungo termine in base al quale gli ordini effettuati sul loro sito web prima di mezzanotte, ci vengono consegnati durante la notte nel nostro centro di smistamento a Charleroi, vengono smistati e distribuiti a tutti i centri postali, prima di essere trasportati dai postini al cliente Il giorno dopo”.

Posta di posta Bpost

-

PREV BYD lancia un’auto elettrica a prezzi accessibili in Europa
NEXT “I francofoni non sono più i benvenuti a Bruxelles Airlines: la compagnia crea un pericoloso precedente nella storia del Belgio”