Il test e i consumi reali della BMW X2 diesel xDrive 20d

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In BMW è una tradizione: La strana “X” designa i SUV familiari, mentre quelli contrassegnati con un numero pari rivelano una linea più sportiva e le impostazioni delle sospensioni che la accompagnano. La nuova generazione dell’X2 appena rilasciata continua la tradizione. Anche se all’originalità delle forme del suo predecessore, preferisce una carrozzeria da SUV-coupé più modaiola. Se le caratteristiche di questa 2a generazione non hanno necessariamente guadagnato in eleganza, d’altro canto, la dimensione ha subito un forte aumento, con una lunghezza aumentata di 19 cm a 4,56 m. L’X2 è inoltre aumentato di 2 cm in larghezza (1,85 m) e 5 cm in altezza (1,59 m). Ma questa inflazione di centimetri non è garanzia di più spazio a bordo. Come confermato dal nostro metro imparziale durante la sua visita a Montlhéry per una vera e propria sessione di misurazione. L’ampiezza dello spazio non è migliorata, anzi si nota una leggera riduzione dello spazio destinato alle gambe degli occupanti della panca.

Un SUV con tanto spazio di stivaggio

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© Alexandre Krassovsky

Non, il vero vincitore dell’aumento delle dimensioni è il bagagliaio. Se non è maggiore in altezza sotto il ripiano né in larghezza minima, guadagna 14 cm in lunghezza del sedile posteriore (92 cm invece di 78 cm). Il risultato è un volume minimo misurato di 390 dm3, rispetto ai soli 270 dm3 precedenti. Ciò piacerà alle famiglie e gli permetterà di competere su questo punto con il suo fratello minore X1 (380 dm3). E questa non è l’unica bella sorpresa rivelata dalla visita dell’X2 a Montlhéry. Nel menu di oggi, la variante diesel 20d in versione xDrive con trazione integrale – il SUV BMW è offerto anche nelle varianti 18d (150 CV) e 20d, con trazione anteriore. Se il 2 litri della nuova 20d non eroga più “soli” 163 cavalli, contro i 190 di prima, la coppia resta a 400 Nm, garanzia di accelerazioni e, soprattutto, tonificanti ripartenze. A riprova, i soli 6,4 secondi registrati per passare da 80 a 120 km/h in Drive, la vettura viene consegnata automaticamente con cambio automatico doppia frizione a 7 marce.

Un diesel sobrio e molto ben educato

L’altra buona notizia è che nonostante un peso notevole, qui attestato a 1.775 kg in questa versione M Sport, Il “nostro” X2 fa miracoli in termini di sobrietà. I 2 l, assistiti dalla microibridazione, si accontentano infatti di 6,2 l di gasolio in città e 5,9 l in media. Questo valore di 5,9 l si ritrova anche nell’uso autostradale, che, combinato con un serbatoio da 54 l, garantisce al SUV BMW un’autonomia di oltre 900 km. Questa è un’ottima notizia per partire per un fine settimana o una vacanza, sapendo che il risparmio di carburante non è l’unica qualità del diesel BMW da 2 litri. Infatti, il quattro cilindri, nonostante ammetta talvolta qualche vibrazione intorno al minimo associata a qualche tentennamento nel funzionamento della trasmissione, si rivela molto ben insonorizzato. Anche a freddo padroneggia il suo tono diesel, che percepiamo solo spingendo ai regimi massimi i 1.995 cm3. Per un diesel cioè sopra i 3.500 giri. Ciò contribuisce alla tranquillità che regna a bordo, ne è prova solo 63 dBA rilevati dal fonometro a 90 km/h e 68 dBA misurati a 130 km/h.

Perché una sospensione così ferma?

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© Alexandre Krassovsky

Questa X2 avrebbe tutte le qualità di un’auto familiare raccomandabile se non fosse vittima del suo posizionamento “sportivo”. La nostra versione M Sport dotata di cerchi da 20 pollici (700€ optional) impone, infatti, un’incongrua rigidità delle sospensioni viste le prestazioni della sua meccanica orientate alla sobrietà e al comfort. Quindi è meglio avvicinarsi lentamente ai dossi altrimenti ti arrabbierai con i tuoi occupanti, sapendo che non sei mai al sicuro dal venire colpito con una racchetta su un difetto del bitume. Questa fermezza inutile non è nemmeno sinonimo di eccezionale efficienza stradale. Sicuramente, quando si controllano adeguatamente i movimenti del suo corpo, questa X2 risulta essere più dinamica da guidare rispetto alla maggior parte dei SUV. Ma il suo sterzo isola troppo dalla strada per avere piena fiducia, fenomeno che si accentua sul bagnato, dove le grandi barre antirollio provocano un assale anteriore che viene rapidamente sopraffatto.

Interni piuttosto attraenti

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© Alexandre Krassovsky

Per il resto, l’X2 ora regge ancora di più il confronto con il Il cruscotto unisce modernità, praticità e qualità. Le finiture appaiono, infatti, di buon livello, con materiali lusinghieri e un assemblaggio rigoroso. Per quanto riguarda l’ergonomia, si alterna tra ottima (posizione di guida), buona (pulsanti della console facilmente raggiungibili) e media (gestione dei menu a schermo). Insomma, questa X2 è molto user friendly per chi ignora la rigidità delle sospensioni. Ma con un prezzo di 52.500 € in questa variante xDrive 20d, affronta tutto il peso della concorrenza dell’X1, fatturata 2.000 € in meno per una versione equivalente… sapendo che quest’ultima propone la 20d diesel solo in versione a due ruote motrici (sDrive).

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