Aston Martin in difficoltà in Cina, scivola il titolo

Aston Martin in difficoltà in Cina, scivola il titolo
Aston Martin in difficoltà in Cina, scivola il titolo
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Lunedì la casa automobilistica britannica di lusso Aston Martin perde quasi il 25% alla Borsa di Londra, dopo aver annunciato che i suoi risultati annuali saranno gravati dalle interruzioni nella catena di fornitura e dalla debolezza del mercato cinese.

Il marchio ha annunciato in un comunicato stampa che ridurrà il numero di veicoli che prevede di produrre di “circa 1.000 unità” al fine di “far fronte alle interruzioni nella catena di approvvigionamento e alla persistente debolezza macroeconomica in Cina”. Aston Martin ha venduto 6.620 veicoli nel 2023.

L’allarme arriva nello stesso giorno dell’annuncio del gruppo Stellantis che ha abbassato anche i suoi obiettivi per il 2024, a causa delle gravi difficoltà del mercato americano ma anche della lentezza dell’industria automobilistica globale, sulla scia di previsioni simili da parte di Volkswagen o anche di BMW .

Aston Martin “è l’esempio perfetto di come i problemi economici della Cina abbiano reso i ricchi consumatori cinesi più cauti”, secondo Susannah Streeter, analista di Hargreaves Lansdown, una tendenza che sta influenzando sia le auto premium che il settore del lusso in generale.

Il gruppo britannico soffre inoltre di un numero crescente di ritardi nell’arrivo dei componenti a causa di interruzioni presso diversi suoi fornitori, che influiscono sulla produzione dei suoi modelli e sulle consegne.

Il produttore preferito di James Bond avverte che il suo utile operativo annuale rettificato (Ebitda) “dovrebbe essere ora leggermente inferiore a quello dell’anno finanziario 2023”, che ha fatto crollare le sue azioni del 25,20% a 119,30 pence lunedì poco dopo le 08:30 GMT .

Il gruppo, che annuncerà i risultati del terzo trimestre il 30 ottobre, assicura tuttavia che il suo rinnovato portafoglio “di modelli ultra-lusso e ad alte prestazioni sosterrà la crescita futura dell’azienda”.

Aston Martin ha annunciato a luglio una perdita netta di quasi il 46% nel primo semestre, a 207,8 milioni di sterline (234 milioni di franchi). Le vendite sono diminuite di un terzo, arrivando a quasi 2.000 veicoli.

Salvato dalla bancarotta all’inizio del 2020 dal miliardario canadese Lawrence Stroll, divenuto presidente esecutivo, il marchio sta ora cercando di evolversi ulteriormente verso l’ultra-lusso, anche se sta rallentando il suo passaggio all’elettrificazione.

Il gruppo ha un nuovo capo, Adrian Hallmark, ex amministratore delegato di Bentley, entrato in carica il 1° settembre.

Questo articolo è stato pubblicato automaticamente. Fonti: ats/awp/afp

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