L'Islanda, letteralmente “terra di ghiaccio”, ha tenuto una sepoltura in omaggio ai ghiacciai scomparsi. Questa cerimonia speciale è stata orchestrata da geologi, glaciologi, meteorologi e funzionari locali e stranieri.
Il 17 agosto sono state installate delle sculture di ghiaccio in un campo vicino al mare, con una splendida vista sul ghiacciaio Snæfellsjökull, non lontano dalla capitale Reykjavik, in omaggio alle 15 vittime del riscaldamento globale.
Quindici lapidi
Sebbene dal 2000 il cambiamento climatico abbia già causato la scomparsa di migliaia di ghiacciai in tutto il mondo, secondo le Nazioni Unite i nomi di 15 di questi sono stati incisi su lapidi scolpite nel ghiaccio dallo scultore islandese Ottó Magnússon.
Tra questi troviamo, ad esempio, il ghiacciaio Pizol in Svizzera (2019), Anderson negli Stati Uniti (2015) e Martial Sur in Argentina (2018) e persino uno francese, il ghiacciaio Sarenne nell'Isère, ufficialmente scomparso nel 2023.
Alla cerimonia hanno partecipato ricercatori della Rice University di Houston, Texas, l'Icelandic Met Office, geologi e glaciologi, nonché funzionari governativi, l'UNESCO e l'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM).
“Slancio internazionale”
Tra i partecipanti, Benoît Chanas, geografo dell'Isère, che si è recato in Islanda per l'occasione. Bisogna immaginare che ci fossero 15 stele di forme diverse, sulla superficie di un campo da tennis. Blocchi di ghiaccio che ovviamente si sono sciolti durante la notte”, ha raccontato a France Bleu Isère.
“Ho visto la stele rompersi gradualmente, con le gocce al suo interno che tremavano, si muoveva”, ha aggiunto.
Essere presenti a questa cerimonia “significa condividere questo slancio internazionale e dirci che non siamo soli nel nostro angolo e che siamo tutti capaci di mobilitarci a livello locale e internazionale”, ha dichiarato Benoît Chanas.
Il “Paese del Ghiaccio” ha sempre meno ghiaccio
“E mentre queste lapidi si scioglieranno, come le loro controparti glaciali, speriamo che la cerimonia e le lapidi ghiacciate servano da toccanti promemoria che i ghiacciai del mondo sono destinati allo stesso destino se non agiamo rapidamente”, ha affermato Cymene Howe della Rice University, in dichiarazioni riportate dall'ONU.
L'Islanda ha già perso 70 dei suoi 400 ghiacciai. Snæfellsjökull, dove è stato costruito questo cimitero effimero, ha perso più della metà delle sue dimensioni dalla fine del XIX secolo. Questo ghiacciaio è ben noto agli studenti di letteratura, in quanto è l'ingresso al centro della terra nel romanzo di Jules Verne “Viaggio al centro della Terra”.
Secondo il glaciologo islandese Thorsteinn Thorsteinsson, se tutti i ghiacciai islandesi scomparissero, l'acqua di scioglimento contribuirebbe a un innalzamento di un centimetro del livello globale del mare, quasi quanto quello di tutti i ghiacciai dell'Himalaya.
Il secondo ghiacciaio più grande dell'Islanda, il Langjökull, è seriamente minacciato: entro il 2100 ne sopravviverà solo il 10-20%.
“Non ci sono indicazioni che le emissioni di CO2 stiano diminuendo”
Secondo gli scienziati, il riscaldamento globale ha già causato la scomparsa di migliaia di ghiacciai in tutto il mondo dal 2000. Almeno la metà di essi si sarà sciolta entro il 2100.
“È probabile che ne seguiranno molti altri, poiché non ci sono prove che le emissioni di CO2 stiano diminuendo”, ha affermato Hrafnhildur Hannesdóttir, glaciologo presso l'Icelandic Met Office, a margine della cerimonia.
Lo scopo di questa sepoltura è quello di lanciare l'allarme, in vista dell'Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai, che è stato designato per il 2025.
Articolo originale pubblicato su BFMTV.com
