Questa operazione dovrebbe contribuire a ridurre il debito dell'operatore ferroviario tedesco, che lo scorso anno ha registrato una perdita netta di 2,35 miliardi di euro.
Il fornitore di servizi logistici danese DSV, il terzo più grande del settore, è stato scelto per acquisire il suo concorrente tedesco Schenker, una sussidiaria della Deutsche Bahn, in un accordo da 14,3 miliardi di euro che dovrebbe aiutare a ridurre il debito dell'operatore ferroviario tedesco colpito dalla crisi, hanno annunciato venerdì le due società.
“Con questa acquisizione, stiamo unendo due aziende forti, creando un leader globale nel trasporto e nella logistica”, ha affermato Jens Lund, CEO di DSV, fondata nel 1976, in una dichiarazione.
Insieme, le due aziende, presenti in più di 90 Paesi, hanno un fatturato combinato di quasi 40 miliardi di euro e circa 147.000 dipendenti. Saranno tra i pesi massimi del settore insieme a gruppi come DHL, UPS e Fedex.
30 miliardi di euro di debito
La compagnia ferroviaria tedesca Deutsche Bahn (DB) ha avviato la vendita della sua filiale logistica, l'attività più redditizia del gruppo, alla fine del 2023, per contribuire a ridurre il suo colossale debito di oltre 30 miliardi di euro, mentre l'azienda si trova ad affrontare la necessità di ingenti investimenti nella sua rete obsoleta, minata da disfunzioni.
La DSV “prevede investimenti per circa un miliardo di euro in Germania nei prossimi tre-cinque anni”, ha affermato la DB in una nota di venerdì.
Il suo capo Richard Lutz, citato nel testo, nota che la riduzione del debito “contribuirà in modo sostanziale alla sostenibilità finanziaria” della compagnia ferroviaria pubblica, posseduta al 100% dallo Stato tedesco. “Nei prossimi tre anni, l'attenzione sarà rivolta alla pulizia strutturale dell'infrastruttura, delle operazioni ferroviarie e della redditività” del gruppo, aggiunge.
Lo scorso anno la Deutsche Bahn ha registrato una perdita netta di 2,35 miliardi di euro, ovvero dieci volte superiore a quella dell'anno precedente.
La vendita di Schenker è stata giocata tra DSV e un consorzio guidato dal fondo CVC Capital Partners. “DSV è uscito vincitore con l'offerta che era chiaramente la più vantaggiosa economicamente per Deutsche Bahn”, ha assicurato venerdì l'operatore pubblico.
SNCF Freight: un futuro incerto
Un'indagine della Commissione europea sul sostegno fornito alla controllata al 100% da SNCF nel periodo 2007-2019, e in particolare sulla cancellazione del suo debito di 5,3 miliardi di euro, potrebbe portare al fallimento totale della società.
Per evitare questa situazione, il governo ha proposto un piano di discontinuità che prevede la creazione di una nuova entità che manterrà l'80% dell'attività, il resto sarà trasferito ai concorrenti che attualmente rappresentano il 30% del traffico e il 20% del fatturato di Fret SNCF. Ciò comporterà la soppressione di 470 posti di lavoro.
Questa nuova entità sarà ancora controllata a maggioranza dalla SNCF, quindi pubblica, ma potrebbe essere aperta in termini di capitale ad altre società pubbliche o private. Il piano presentato dal governo consentirà alla nuova SNCF Freight di rimettersi in carreggiata? I sindacati ne dubitano, così come la dirigenza della SNCF, che chiede investimenti.
Il governo, che continua a pianificare di raddoppiare la quota modale della ferrovia rispetto alla strada e alle vie navigabili entro il 2030, ha annunciato, parallelamente all'annuncio del piano, che avrebbe investito altri 4 miliardi di euro tra il 2023 e il 2032 in infrastrutture e un aumento degli aiuti al settore fino a 200 milioni all'anno fino al 2030. Ma come spesso accade, il finanziamento di questo piano non è stato specificato, il che lascia la SNCF in uno stato di attesa, tanto più a causa dell'attuale incertezza politica.
Olivier Chicheportiche con AFP
