L'ottimismo è alto sul fronte del credito ipotecario. Dopo un inasprimento monetario senza precedenti, caratterizzato da 10 rialzi consecutivi dei tassi, la Banca centrale europea (BCE) ha confermato il 12 settembre che avrebbe nuovamente abbassato il suo principale tasso di riferimento, il tasso sui depositi, di 0,25 punti per incoraggiare le banche a concedere prestiti. Allo stesso tempo, ha abbassato il suo tasso di rifinanziamento di 0,6 punti al 3,65% per consentire agli istituti di credito di accedere più facilmente alla liquidità e quindi ridurre il costo del loro prestito ipotecario per i mutuatari.
Non c'è voluto niente di meno perché i professionisti dei mutui esprimessero la loro soddisfazione e promettessero ai mutuatari giorni migliori. “Questo annuncio della BCE suggerisce un ulteriore calo dei tassi bancari e quindi un aumento delle transazioni”, ha reagito Caroline Arnould, presidente del broker Cafpi, in un comunicato stampa. Questo miglioramento dovrebbe effettivamente continuare perché gli analisti contano su un calo identico del tasso di deposito della BCE a dicembre e almeno tre nel 2025.
Poiché la maggior parte delle banche anticipa possibili movimenti monetari da parte della Banca centrale, si prevede che i tassi dei mutui continueranno a scendere nei prossimi mesi. Nelle prossime settimane, sono già previste ulteriori riduzioni dei tassi dei mutui: “Alcuni istituti attendevano la conferma del taglio dei tassi della BCE del 12 settembre e dovrebbero quindi procedere (…)
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