AlloCiné: Come ti è venuta l'idea di progettare questo fumetto, “TECH”, e allo stesso tempo questo accattivante album musicale, “Delicate Machine”?
Vincenzo Natali: Lavoro a questo fumetto da cinque anni. Era un desiderio segreto sepolto dentro di me progettare un'opera del genere. Da bambino ero un appassionato di fumetti. È anche per questo amore per i fumetti che sono diventato uno storyboard artist per il cinema in film come Boulevard (1994), Johnny Mnemonic (1995) o The Boys Club (1996).
Ho sempre amato disegnare e ho ripreso la mia passione quando Apple ha lanciato l'iMac Pro. È stato il primo tablet a disegnare e disegnare direttamente sul computer. Ho capito che potevo creare un fumetto interamente da solo. Ero in grado di fare tutto: il disegno, il colore, l'inchiostro, l'editing… Ci ho messo molto meno tempo che se avessi progettato questo fumetto con carta e matite. Erano comunque 200 pagine di fumetti e quindi un tomo infernale da produrre!
La cosa divertente è che il fumetto è nato dalla tecnologia e il tema di questa storia è proprio un dibattito sulla tecnologia. Una tecnologia aliena che si infiltra nelle nostre vite. Io sono &
Scopri di più su AlloCiné
Terminator, Ultron, Matrix… cosa ne pensa ChatGPT?
Netflix: un documentario al centro di una controversia sull'intelligenza artificiale