Sì, dalle organizzazioni ambientaliste alla legge sull’elettricità

Sì, dalle organizzazioni ambientaliste alla legge sull’elettricità
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Una quindicina di organizzazioni ambientaliste sostengono la legge sull’elettricità presentata alla popolazione il 9 giugno. Questa riforma energetica, criticata in un referendum, è un passo importante verso l’abbandono dei combustibili fossili, hanno affermato lunedì.

La Fondazione Franz Weber ha lanciato un referendum. Ritiene la legge pericolosa per la tutela della natura e del paesaggio. Ma per organizzazioni come il WWF, Pro Natura, BirdLife o la Fondazione Svizzera per l’Energia (SES), «al contrario è tempo di andare avanti».

Il cambiamento climatico sta progredendo rapidamente, colpendo l’uomo e l’ambiente. Essendo un Paese alpino, la Svizzera è particolarmente colpita. “La legge sull’elettricità è un passo importante nella riduzione delle nostre emissioni di CO2”, ha affermato Raffael Ayé, direttore di BirdLife.

Uscire dal petrolio e dal gas

Ci permette di creare elettricità verde per porre fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili, ha aggiunto la nuova presidente dei Verdi, Lisa Mazzone. La Svizzera importa ancora petrolio, gas e carbone per un valore di otto miliardi di franchi all’anno.

La legge garantisce un mix equilibrato di energie rinnovabili e prevede misure efficaci contro gli sprechi elettrici, sottolinea il direttore del WWF Thomas Vellacott.

Oltre l’80% dello sviluppo dell’energia solare avverrà su tetti, facciate e parcheggi. Si tratta della transizione energetica più rapida possibile, aggiunge la consigliera nazionale Martina Munz (PS/SH), presidente di Aqua Viva.

Incoraggiamento delle energie rinnovabili

La vasta riforma, adottata dal Parlamento lo scorso settembre, serve ad attuare la Strategia energetica 2050 della Confederazione, che per allora mira alla neutralità climatica. L’obiettivo è aumentare la produzione di energia elettrica a lungo termine.

La legge facilita in particolare la rapida costruzione di impianti di produzione idroelettrica, solare o eolica di importanza nazionale. Era stato ampiamente sostenuto in Parlamento dall’UDC, dal PLR, dal Centro, dal PEV, dai Vert’liberaux, dal PS e dai Vert-es. L’Udc, però, già a marzo si era espressa contro il testo.


ats

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