Shein pop-up store a Nizza: il gestore della Gare du Sud esce dal silenzio

Shein pop-up store a Nizza: il gestore della Gare du Sud esce dal silenzio
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“Abbiamo deciso di annullare l’evento.” Al centro delle polemiche dopo l’annuncio da parte di Nice-Matin dell’installazione diun negozio temporaneo Shein alla Gare du Sudil gestore dei padiglioni ha finalmente rinunciato alla sua partnership con il marchio “fast fashion”.

“Sebbene Shein offra un’offerta che soddisfa oggi, nel contesto economico che conosciamo, le esigenze di alcuni in termini di prezzo, non possiamo ignorare il problema responsabile e ambientale che questo tipo di consumo di prodotto crea”, spiega Mediterraneo Gare du Sud sul suo account Instagram.

La rabbia di Christian Estrosi

Mercoledì il sindaco di Nizza Christian Estrosi si è opposto al progetto di insediare Shein alla Gare du Sud.

La città di Nizza non intende accogliere un’impresa che non rispetti i suoi valori umanisti e rappresenta una minaccia per il commercio locale per il quale mi sono sempre battuto, Lo ha affermato il sindaco in un comunicato stampa.

Ha anche promesso di prenderlo “tutte le misure in nostro potere” per impedire a Shein di portare avanti il ​​suo progetto in un’altra sede.

A metà aprile, la marca del “fast fashion” avrebbe aperto i battenti per tre giorni nei saloni del quartiere Libération.

Un disegno di legge all’Assemblea

Con una miriade di referenze a prezzi molto bassi, l’applicazione fondata in Cina nel 2012 e ora con sede a Singapore, sta riscontrando un successo strepitoso in un contesto di inflazione. Ma è diventato il simbolo della “fast fashion”, criticata in Francia, anche se la stessa Francia lo nega, per le pratiche considerate dannose per l’ambiente e per l’utilizzo di subappaltatori sottopagati.

A marzo, l’Assemblea nazionale ha adottato un disegno di legge per rendere meno attraente la fast fashion. Il Senato deve ancora votare questo testo.

Shein vende solo online e si rivolge ad una clientela giovane, molto presente sui social network, attraverso influencer o eventi come pop-up store. Già in autunno la gestione di uno di questi negozi a Lille era stata oggetto di proteste.

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