Per fortuna di François Bayrou, c’erano senatori del MoDem e del Rinascimento ad applaudirlo al termine della sua dichiarazione davanti all’emiciclo del Palazzo del Lussemburgo, mercoledì 15 gennaio. I senatori repubblicani (LR), i più numerosi, non hanno mostrato lo stesso sostegno al Primo Ministro del discorso inaugurale di Michel Barnier, uno di loro, il 2 ottobre 2024, il giorno dopo, ancora una volta, la sua dichiarazione di politica generale davanti all’Assemblea nazionale.
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All’epoca, la nomina di un primo ministro della LR, e sulla sua scia di numerosi ministri della maggioranza senatoriale di destra e di centro, offrì una base confortevole al Senato a un governo che mancava gravemente all’Assemblea nazionale. . Il governo Bayrou non ha – per il momento – ampliato la sua base al Palais-Bourbon, ma la sua maggioranza senatoriale rimane.
Se ha il sostegno di un centinaio di senatori di Rinascimento, Orizzonti, MoDem, Unione dei Democratici e degli Indipendenti (UDI) e altri centristi, la posizione dei 130 senatori di LR è meno ovvia. Mathieu Darnaud (Ardèche), presidente del gruppo, ha appoggiato François Bayrou «vigile» et “condizionato” au “rispetto delle priorità” della sua formazione: nessun aumento delle tasse, sostegno agli agricoltori, tutela delle comunità locali e enfasi “sul regaliano” – oppure la sicurezza e soprattutto l’immigrazione. Supporto dato “testo per testo”.
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