“Farò cacciare Elon Musk dall’incarico entro l’inaugurazione. […] E’ davvero una persona cattiva. Smettere è diventata per me una questione personale. Prima, visti tutti i soldi che aveva investito, ero disposto a tollerarlo. Non più.”
Steve Bannon
Ex stratega di Donald Trump, al “Corriere della Sera”
L’entourage di Donald Trump non è privo di tensioni con l’avvicinarsi del suo ritorno al potere. In lotta con Elon Musk da Natale, Steve Bannon ha lanciato una nuova accusa contro il boss di Tesla e SpaceX. Divenne il portavoce del suo movimento Maga (Rendere di nuovo grande l’America), l’ex capo stratega di Trump si è scagliato contro Musk in un’intervista a Corriere della Sera notato al di là dell’Atlantico.
Mette persino in dubbio le sue supposizioni “razzismo”, come notato Il Guardiano. “Dovrebbe tornare in Sud Africa. Perché vediamo i sudafricani bianchi, il popolo più razzista del mondo, commentare tutto ciò che accade negli Stati Uniti? lancia Steve Bannon, ricordando le origini del miliardario.
“Ha la maturità di un ragazzino” aggiunge Bannon, che lo assicura “L’entourage di Trump è stanco di lui.” “Il suo unico obiettivo è diventare miliardario” cioè avere una fortuna di trilioni di dollari.
Litigio sui visti
All’origine di questa controversia, la questione dei visti H-1B per i lavoratori altamente qualificati. Difesi da Elon Musk e altri boss della tecnologia, sono denunciati dalla destra nazionalista e anti-immigrazione incarnata da Steve Bannon.
“Trump alla fine si è schierato con Musk in questa faida”, ricorda Il Washington Post. Ma Bannon non ha detto la sua ultima parola. Incarcerato per alcuni mesi per essersi rifiutato di collaborare all’inchiesta sull’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, conserva comunque una notevole influenza sull’estrema destra, in particolare attraverso il suo popolare podcast, spiega il quotidiano della capitale federale.
Per il quotidiano, le osservazioni di Bannon “riflettono le crescenti domande tra alcuni sostenitori di Trump sul ruolo preciso che Musk svolgerà durante il suo secondo mandato”. Dopo aver donato più di 277 milioni di dollari al campo repubblicano nell’ultima campagna elettorale, Elon Musk occupa un posto considerevole presso il futuro presidente dalle elezioni del 5 novembre. Chiaramente non è senza disturbare.