C'è movimento all'interno del comitato etico di RMC e BFMTV. In un comunicato stampa pubblicato mercoledì 20 novembre 2024, il gruppo di proprietà di Rodolphe Saadé (CMA CGM), ha annunciato la nomina di Félix de Belloy a membro dell'organismo creato dall'ex amministratore delegato Arthur Dreyfuss nel 2019 in applicazione della la legge Bloche del 14 novembre 2016 mirava a rafforzare la libertà, l’indipendenza e il pluralismo dei media.
Un arrivo, due partenze
L'avvocato del foro di Parigi dal 2002 unisce in queste funzioni l'ex capo di “Paris Match” Alain Genestar, la costituzionalista Anne Levade, la sociologa ed ex membro del Consiglio costituzionale Dominique Schnapper, l'insegnante e saggista Fatiha Agag -Boudjahlat e il il giornalista Denis Jeambar, ex presidente del Seuil.
Secondo un articolo de “La Lettre” del 12 novembre 2024, Denis Jeambar, pioniere del comitato, starebbe pensando di lasciarlo nel febbraio 2025, in concomitanza con la fine del mandato del presidente di Arcom, Roch-Olivier Maistre. Anne Sinclair non ha aspettato questa scadenza per sbattere la porta. Membro del comitato etico dal 2022, la giornalista – allineata oggi nel palinsesto di France 5 con “Fauteuils d'èche” – ritiene, come il suo collega, la sua presenza non necessaria e giudica la struttura poco definita per essere efficace in un'e-mail, indirizzato a Rodolphe Saadé e ai suoi soci, al quale “La Lettre” ha potuto accedere.
L'arrivo di Félix de Belloy non è propriamente considerato un sostituto, precisa il gruppo RMC BFM Puremedias. Elle”rientra nella volontà del gruppo di completare i profili dei membri del proprio comitato etico, che dovrà essere composto da almeno cinque membri. Pertanto non eravamo tenuti a sostituire Anne Sinclair“.
LEGGI ANCHE: Ascoltando Pascal Praud, “Ho cominciato ad avere i brufoli”: Jean-Luc Hees sbatte la porta del comitato etico di Europa 1 appena un mese dopo la sua nomina
Il comitato etico non ha mai informato in anticipo di grossi problemi all'interno della redazione
“La lettera” ce lo ricorda “i membri di tale comitato, non retribuiti e senza potere sanzionatorio, hanno il compito principale di informare Arcom di ogni fatto idoneo a contravvenire ai principi di indipendenza, onestà e pluralismo, e di redigere ogni anno una pubblica segnalazione“. Cinque anni dopo la sua creazione, il comitato etico di BFMTV e RMC non ha ricevuto alcun feedback dall'ente regolatore.
E per una buona ragione. “Infatti non vengono mai informati in anticipo dei grossi problemi interni alla redazione“, osserva “La Lettre” che illustra questa osservazione con due esempi concreti. Il comitato etico, ad esempio, non è mai stato coinvolto nell'arbitrato relativo alla messa in onda o meno di un servizio dedicato al ministro della Cultura, Rachida Dati, dopo pressioni da parte del suo ufficio per rimuoverlo dal palinsesto.
Non è stato nemmeno sequestrato nel contesto del caso Jean-Jacques Bourdin, licenziato dopo accuse di violenza sessuale nel 2022, e del licenziamento di Rachid M'Barki, dopo sospetti di ingerenza straniera, nel 2023. Poco ascoltato quando ha criticato il troppa enfasi data al caso Pierre Palmade nel febbraio 2023, il comitato etico è stato comunque ascoltato quando ha messo in guardia sull'uso uso eccessivo di immagini di auto in fiamme, trasmesse in loop in onda, e ha chiesto che fosse indicato in onda il tempo di registrazione delle interviste, di cui si è tenuto conto.