Una celebrità: Guy Nadon (Progetto Innocenza, Lago Nero, Serie Nera, oh’), Caroline Neron (STAT, Distretto 31, La dea del fuoco vola), Claude Legault (A proposito di Antonio, Fuggire, Cervello), Charles-Aubey Houde (Le armi, Progetto Innocenza, Il tuffatore).
Il primo episodio di La collezione si apre con una sparatoria perpetrata durante una festa estiva di famiglia, tra piscina e barbecue, nel 2007, sulle allegre note di Non preoccuparti della vitadi Joel Denis.
Con questa sorprendente ironia, lo spettatore capisce come Kevin, allora adolescente, sia stato presto coinvolto con disinvoltura nel mondo della malavita in cui era immersa la sua famiglia, compreso il padre imprigionato e suo zio, Stéphane, un abile riciclatore di denaro sotto le spoglie di un mazza da golf redditizia.
Mandato nella pensione di quest’ultimo per l’estate, presumibilmente per garantirne la protezione, Kevin è testimone dei metodi di negoziazione poco gentili di suo zio, che non intende ridere con chi gli deve dei soldi. Lentamente ma inesorabilmente, Kevin viene introdotto ai meccanismi per niente magici del traffico di droga e degli arresti. Ora, divenuto adulto e in procinto di dare il benvenuto al suo primo figlio, il ragazzo non ce la fa più e aspira a cambiare la sua vita.
Questa nuova annata dell’acclamato regista Podz (La Casa, 19-2, Mezzanotte, sera), apparentemente ispirato a fatti realmente accaduti, rischia di sollevare qualche cuore sensibile (il sangue viene assorbito come se fosse un danno dell’acqua). Ma questa incursione nel cuore della criminalità organizzata, dal punto di vista della famiglia biologica, è rara nelle storie del Quebec. Luc Dionne ne ha dato una potente dimostrazione con Omertà quasi 30 anni fa, ma La collezione si concentra maggiormente sui legami di sangue dei protagonisti. Anche le intersezioni tra la giovinezza e l’età adulta di Kevin sono stabilite abilmente, Podz sa giocare con l’immagine e la temporalità come pochi altri.
La collezione sarà forse anche l’ultima serie in cui potremo apprezzare il talento del grande attore Guy Nadon, quest’ultimo intenzionato a ritirarsi presto.