Perché Israele partecipa all’Eurovision

Perché Israele partecipa all’Eurovision
Perché Israele partecipa all’Eurovision
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La presenza di Israele sul palco dell’Eurovision ha fatto molto discutere. Eden Golan, la candidata dello Stato ebraico, è stata inondata di messaggi di odio sui social media dopo che l’Unione europea di radiodiffusione (EBU) ha confermato la sua partecipazione. Con la Russia squalificata nel 2022 dopo l’invasione dell’Ucraina, molti si chiedevano se Israele avrebbe seguito la stessa strada a causa del suo conflitto con Hamas.

Prima della partecipazione di Israele alle semifinali di giovedì, ecco come l’EBU motiva la sua decisione e risponde alle domande sul testo della canzone in gara, sulla sicurezza e sulle possibili manifestazioni.

Perché Israele partecipa all’Eurovision?

Eurovision è aperta a tutti i membri dell’EBU, che rappresenta le emittenti di tutta Europa e del Medio Oriente. L’emittente pubblica israeliana KAN è membro dal 1957 e partecipa al Concorso da oltre 50 anni.

Perché Israele è ancora membro dell’EBU mentre la Russia è stata sospesa?

Si tratta di un evento musicale apolitico e di una competizione tra emittenti del servizio pubblico membri dell’EBU. Questa non è una lotta tra governi. Gli organi direttivi hanno esaminato l’elenco dei partecipanti al Concorso 2024 e hanno convenuto che l’emittente pubblica israeliana KAN rispettasse tutte le regole per quest’anno. I paragoni tra guerre e conflitti sono complessi e difficili e non spetta all’EBU farli. Nel caso della Russia, le emittenti russe sono state sospese a causa della continua inosservanza degli obblighi di adesione e della violazione dei valori del servizio pubblico.

Che dire del canto d’Israele?

Il comitato del concorso ha deciso di accettare la canzone “Hurricane” di Eden Golan per il prossimo concorso dopo un’attenta considerazione dei testi. Allo Stato ebraico è stato infatti chiesto di modificare il testo del suo primo titolo che si intitolava “Pioggia di ottobre”. Questo era un riferimento troppo vicino all’attacco del 7 ottobre di Hamas nel sud di Israele.

Ci sarà più sicurezza del solito quest’anno, grazie alla partecipazione di Israele?

L’EBU prende molto sul serio la sicurezza dei partecipanti e del personale durante l’Eurovision. Continua a lavorare a stretto contatto con la città di Malmö, la Malmö Arena (dove si svolge la competizione), le autorità locali e altre forze dell’ordine. È fiduciosa di creare un evento sicuro per tutti i partecipanti e i visitatori a maggio. Ad esempio, la polizia è presente nelle discoteche e nel villaggio dell’Eurovision è vietato portare con sé qualsiasi tipo di borsa.

Come reagirà l’EBU in caso di proteste a Malmö?

Le persone hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni e punti di vista profondamente radicati. L’organizzazione comprende che le persone potrebbero voler far sentire la propria voce e sostiene il diritto di queste a protestare pacificamente.

Cosa pensa l’UER del fatto che molti hanno detto che boicotteranno l’Eurovision quest’anno perché Israele potrà competere?

La European Broadcast Union ritiene che i valori dell’Eurovision come l’universalità, l’inclusività e la celebrazione della diversità attraverso la musica non siano mai stati così importanti.

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