L’avvocato denuncia le condizioni di detenzione “disumane” subite dagli ostaggi. Descrive il processo di tregua come “estremamente fragile”.
Pubblicato il 26/01/2025 07:23
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“È un misto di sollievo, preoccupazione e rabbia”ha reagito sabato 25 gennaio su franceinfo Sacha Ghozlan, avvocato dei parenti degli ostaggi del foro di Parigi e cofondatore dell’associazione delle vittime del 7 ottobre, dopo la liberazione di quattro soldati israeliani detenuti da Hamas.
“Sollievo perché vediamo che quattro giovani donne sono state liberate”spiega, ricordando che lo erano “osservatori” e quello sulla loro unità di “25 persone”, “solo cinque sono sopravvissuti”. “È anche una preoccupazione, poiché sappiamo che questo accordo [de trêve] è estremamente fragile, che non abbiamo informazioni sulla vita o sulla morte degli altri ostaggi, in particolare dei due francesi Ofer Kalderon e Ohad Yahalomi, che sono ancora detenuti.” Aggiunge che anche lui sente “disgusto” vedendo il “propagandista tu Hamas” e il “scena macabra” della liberazione degli ostaggi.
L’ospedale in cui sono stati ricoverati i quattro militari ha comunicato che il loro stato di salute era buono “stabile”, ma Sacha Ghozlan ribatte che lui “Non so cosa significhi.” Lo ricorda l’avvocato “tutti gli ostaggi, sia bambini che adulti, vivevano in condizioni estremamente disumane”contrariamente a tutte le convenzioni internazionali: “persone che vivono da mesi nei tunnel, che non hanno visto la luce del giorno, […] che non hanno mangiato a sazietà”. Sottolinea inoltre il “crimini sessuali” non “alcune delle donne ostaggi sono state vittime.” “Ora il compito di questi ex ostaggi sarà riabilitarsi, ritrovare i loro cari e tornare in vita”.
Sacha Ghozlan lo stima “il processo” tregua e liberazione degli ostaggi “estremamente fragile”. “Finché gli oltre 90 ostaggi rimasti non verranno rilasciati, manterremo la massima vigilanza. E anche se verranno rilasciati, proseguiremo, dopo la fase diplomatica, con quella giudiziaria”. Conta l’avvocato “72 vittime francesi” et “26 denunce presentate a Parigi”.
Belgio