Il rilascio dei quattro ostaggi israeliani selezionati a Gaza, seguito in diretta sabato 25 gennaio da molti israeliani, in particolare nella piazza di Tel Aviv, diventata dall’ottobre 2023 “Place des Otages”, ha suscitato un’ondata di speranza mista a preoccupazione tra la popolazione parenti degli ostaggi.
Con il nostro inviato speciale a Tel Aviv, Nicola Falez
In tribuna parla Eli Shtivvi, padre di Idan, uno dei 90 ostaggi sempre trattenuti nella Striscia di Gaza. Ha inserito i primi nomi dei sette israeliani liberati da Hamas dall’entrata in vigore del cessate il fuoco.
« Il mio cuore piange di gioia che tu sia finalmente libero, ma piange anche di tristezza e preoccupazione per i nostri figli che sono ancora lì “Spiega il padre di Idan.
In tribuna questa sera ci sono diversi parenti e parenti degli ostaggi, come ogni sabato in questo luogo ribattezzato “Place des Otages” da 15 mesi. L’accordo di cessate il fuoco e le prime liberazioni hanno dato loro speranza, ma temono che il processo deraglia a scapito degli ostaggi.
Quindi Eli sfida il Primo Ministro Benjamin Netanyahu : « Netanyahu, comportati da padre. Non abbandonare i tuoi figli. Rames Idan e tutti gli altri: tutti! Tutto ! »
Adi, un giovane israeliano che ha da poco terminato il servizio militare e che ha voluto assistere in diretta questo sabato alla liberazione dei soldati israeliani.
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