Durante la plenaria tenutasi questo mercoledì presso il Parlamento della Federazione Vallonia-Bruxelles, si è discusso del cordone sanitario dei media applicato dalla RTBF durante il discorso di insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Un discorso trasmesso in lieve differita dal canale pubblico. Come molti telespettatori, la capogruppo Diana Nikolic si è detta sfidata da questa scelta posta dal canale pubblico “per consentire una prospettiva”.
Se per il PS la RTBF ha il diritto di avere una linea editoriale indipendente e di applicare il cordone sanitario ai discorsi di estrema destra, il MR ricorda che nel Belgio francofono il cordone sanitario si applica ai partiti di estrema destra. Tuttavia, che ci piaccia o meno il suo progetto politico o le sue dichiarazioni, il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump è eletto democraticamente sotto la bandiera del Partito Repubblicano. Lo chef del gruppo ha ricordato che per MR il ruolo dei media è quello di analizzare, commentare, decodificare l’informazione per dare agli spettatori le chiavi per forgiare la propria opinione, senza imporre loro nulla.
Interrogata da quest’ultimo, anche la ministra dei Media Jacqueline Galant si è detta “sorpresa da (questa) decisione della RTBF”. “Senza mettere in discussione il principio del cordone sanitario, mi chiedo quale sia l’efficacia di questa decisione nella misura in cui tutti gli altri media francofoni hanno trasmesso questo giuramento in diretta”. E di annunciare la sua volontà di sfidare la RTBF per conoscere la “metodologia” e gli “argomenti giuridici” su cui si sono basate la radio e la televisione pubblica per prendere questa decisione.
Belgio