Sarà il primo carcere di massima sicurezza per i narcotrafficanti “una realtà” lo scorso 31 luglio, ha annunciato giovedì 23 gennaio il ministro della Giustizia, Gérald Darmanin, durante una visita alla Scuola Nazionale di Amministrazione Penitenziaria (ENAP), ad Agen.
IL “I 100 più grandi banditi della narcotraffico” del Paese, indipendentemente dal loro stato di detenzione, saranno trasferiti da marzo a venire “mettere in totale isolamento” in questo stabilimento “rinnovato”. La sua ubicazione non è stata specificata dal ministro della Giustizia, che ha promesso un luogo «inviolabile»dove sarà “assolutamente impossibile farsi recapitare telefono o farmaci”. E il bilancio “4 milioni di euro” è stato rilasciato per la creazione di questo stabilimento.
Altri due “sarà creato nei prossimi due anni affinché le oltre 600 persone che l’intelligence carceraria ci indica come particolarmente pericolose nel narcobanditismo possano essere [logées à] la stessa marca»ha aggiunto il signor Darmanin.
“Differenziare tra detenuti e quindi carceri”
Attualmente, secondo lui, 17.000 persone sono detenute per atti legati al traffico di droga e alla criminalità organizzata. “Molti di loro sono pericolosi, molto pericolosi”ha detto il ministro, riferendosi a “una superficie finanziaria significativa, (…) complicità di alto rango e violenza ormai del tutto disinibita, come ha dimostrato la tragedia di Incarville del 14 maggio.. Il che, secondo lui, richiede “differenziare i detenuti, e quindi le carceri”.
Il 14 maggio 2024, due agenti penitenziari sono stati uccisi e altri tre feriti durante l’attacco ultraviolento al loro furgone al casello di Incarville (Eure) per liberare Mohamed Amra. Questo trafficante di droga, sospettato di aver ordinato omicidi mentre era detenuto, è ancora ricercato, così come i suoi complici.
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A giudicare che lo stato delle carceri no “non degno di un paese come la Francia”con “4.000 materassi sul pavimento” e detenuti misti “secondo non la loro pericolosità, ma il loro arrivo davanti alla giustizia”Darmanin ha anche annunciato il raddoppio, entro il 2027, dei posti semi-liberati.
“Cioè 3.000 posti che realizzeremo entro la fine di quest’anno, rinnovando completamente le costruzioni e le specifiche dei luoghi penitenziari”ha chiarito davanti agli studenti della 219e promozione dell’ENAP.
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L’ex ministro dell’Interno ha finalmente annunciato la creazione, nel 2026, di a “polizia carceraria” chi sarà “la terza forza di sicurezza interna” del Paese, oltre alla polizia e alla gendarmeria. Contestualmente verrà intrapresa una riflessione “ricreare” un’ispezione generale dell’amministrazione penitenziaria.