Lunedì sera si apre nella località delle Alpi svizzere l’annuale incontro del World Economic Forum, mentre al di là dell’Atlantico si svolge contemporaneamente a Washington la cerimonia di insediamento del 47esimo presidente americano.
Pubblicato il 20/01/2025 16:57
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Il World Economic Forum si riunisce da lunedì sera nella piccola località svizzera di Davos.
Accoglie 60 capi di Stato e di governo, nonché 900 leader aziendali. Quest’anno c’è un tema nella mente di tutti: il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e le sue conseguenze sull’economia globale.
Per tutta questa settimana, Davos ospiterà la sua tradizionale sfilata di berline scure su strade innevate e boss infagottati. Sono attese anche alcune celebrità, come l’ex calciatore inglese David Beckham. Ma quello che ruba la scena a tutti è Donald Trump, al centro di tutte le conversazioni. Nella località sciistica svizzera, i dirigenti intervistati sono francamente entusiasti, come questo investitore israeliano. “Questa è un’opportunità unica per cambiare le cose nel mondoha detto. Meno budget per il governo e più opportunità per il settore privato”.
“Stiamo aspettando di vedere quale sarà la sua politica, ma quello che è certo è che sarà piena di sorprese, un po’ come le montagne russe”.
Un investitore israelianosu franceinfo
L’entusiasmo del settore privato contrasta con una nota ufficiale del World Economic Forum pubblicata pochi giorni fa in cui si esprime preoccupazione per le possibili conseguenze a lungo termine di questo secondo mandato di Donald Trump sull’economia internazionale: inflazione galoppante a causa l’aumento delle tariffe doganali, l’intensificarsi della guerra commerciale, un mondo sempre più frammentato e una collaborazione sempre più difficile a livello globale, in particolare nella lotta contro il riscaldamento globale.
Questa eccitazione emergerà senza dubbio dai vari discorsi politici di Davos. In particolare bisognerà prestare attenzione al contenuto del discorso della presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, previsto per martedì 21 gennaio. Ma questo atteggiamento attendista, anche questo timore, contrasta davvero con la ottimismo del mondo degli affari. “Noi davvero speriamo in una ‘era d’oro dell’economia’ in America, un’età dell’oro. Certo, c’è molto rumore, agitazione politica, ma tra quattro anni vedremo, e forse succederà, che l’Europa e gli Stati Uniti vivranno insieme questa età dell’oro”, giudica un imprenditore belga residente da diversi anni negli Stati Uniti.
Giovedì pomeriggio Donald Trump parlerà in video al World Economic Forum. Parte della sua nuova amministrazione è attesa a Davos entro la fine della settimana.