Gaza: cessate il fuoco rinviato in attesa del rilascio della lista degli ostaggi

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L’esercito israeliano continua le operazioni nell’enclave, Hamas parla di ritardo “tecnico”.

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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Hamas non ha mantenuto l’impegno di fornire i nomi dei primi tre ostaggi che avrebbe dovuto rilasciare domenica in cambio di un gran numero di prigionieri palestinesi.

La lista non è stata consegnata entro il termine previsto per l’inizio della tregua, alle 8.30 ora locale, ha detto il contrammiraglio Daniel Hagari, il principale portavoce dell’esercito israeliano. Ha aggiunto che l’esercito “continua ad attaccare, anche adesso, all’interno dell’enclave di Gaza” e che lo avrebbe fatto finché Hamas non avesse rispettato l’accordo.

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Hamas ha attribuito il ritardo nella consegna dei nomi a “ragioni tecniche sul campo”. Il gruppo islamico ha dichiarato in un comunicato il suo impegno a rispettare l’accordo di cessate il fuoco annunciato la settimana scorsa.

Un funzionario israeliano ha detto che i mediatori avevano assicurato che la lista sarebbe stata consegnata e che l’accordo sarebbe stato ancora attuato, anche se il calendario rimaneva incerto.

Il previsto cessate il fuoco, raggiunto dopo un anno di intensa mediazione da parte di Stati Uniti, Qatar ed Egitto, è il primo passo di un lungo e fragile processo volto a porre fine alla guerra che si trascina da 15 mesi.

Si prevede che i 42 giorni della prima fase del cessate il fuoco vedranno il ritorno di 33 ostaggi da Gaza e il rilascio di centinaia di prigionieri e detenuti palestinesi. Si prevede che le forze israeliane si ritireranno in una zona cuscinetto all’interno di Gaza e molti palestinesi sfollati dovrebbero poter tornare a casa. Il territorio devastato dovrebbe beneficiare anche di un afflusso di aiuti umanitari.

Si tratta solo del secondo cessate il fuoco nella guerra, più lungo e più significativo della pausa di una settimana osservata più di un anno fa, e potrebbe porre fine ai combattimenti una volta per tutte.

I negoziati sulla seconda fase, molto più difficile, del cessate il fuoco dovrebbero iniziare tra poco più di due settimane. Rimangono questioni importanti, tra cui se la guerra riprenderà dopo la prima fase di sei settimane e come verranno liberati i restanti 100 ostaggi di Gaza.

Francia

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