Rivoluzione di palazzo alla testa delle Poste!

Rivoluzione di palazzo alla testa delle Poste!
Rivoluzione di palazzo alla testa delle Poste!
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Il direttore de La Poste, Roberto Cirillo, si dimette, ha annunciato venerdì il colosso giallo. Era alla guida dell’azienda dall’aprile 2019.

Roberto Cirillo ha annunciato venerdì la sua partenza (Archivio).

ATS

“Roberto Cirillo ha deciso di lasciare l’incarico di direttore generale di La Poste, al termine del periodo strategico 2021-2024 che si è concluso con successo”, indica La Poste in un comunicato.

Il ticinese resterà in carica fino alla fine di marzo. Alex Glanzmann, responsabile delle finanze, guiderà il gruppo ad interim da aprile. Il processo di reclutamento è già iniziato.

Roberto Cirillo è lieto di aver avuto l’opportunità di “tirare La Poste dalla crisi di fiducia che regnava all’epoca” per farne un’azienda “con un futuro”. Il presidente del consiglio d’amministrazione Christian Levrat esprime il suo “profondo rammarico” per la partenza del direttore.

Criticata la strategia

Ingegnere meccanico, Roberto Cirillo è succeduto nell’aprile 2019 a Ulrich Hurni. Quest’ultimo ha assunto la guida ad interim di La Poste dopo l’uscita di Susanne Ruoff nel giugno 2018, in seguito alla vicenda delle sovvenzioni indebite versate a CarPostal.

Sotto la guida di Roberto Cirillo, le Poste hanno proseguito la loro strategia di ammodernamento. Uno degli obiettivi era quello di poter utilizzare la rete postale in modo più ampio, ad esempio come centro di servizi.

Per compensare il calo del volume della posta, La Poste ha ampliato la propria offerta con nuovi servizi. Una strategia criticata.

Chiusure

Interrogato su questi nuovi servizi, realizzabili anche con il telefono, il capo del colosso giallo ha spiegato che sono destinati a tante persone che non si sentono a proprio agio con le nuove tecniche e applicazioni. D’altra parte, non esiste più un essere umano con cui i clienti possano parlare, ha affermato. Le Poste, invece, sono «l’emblema di questa fiducia».

La Poste ha annunciato nel maggio 2024 la chiusura di un ufficio su cinque entro quattro anni, per un totale di 170 filiali. In futuro gli uffici postali saranno solo 600 e le località servite saranno 2.000. Inoltre, all’inizio del 2024 la Posta ha aumentato i prezzi per lettere e pacchi.

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