Il Real Madrid ha vinto in una partita pazzesca 5-2 contro il Celta de Vigo negli ottavi di finale della Copa del Rey grazie ai gol di Mbappé, Vinicius Jr., Valverde e alla doppietta di Endrick.
E’ l’uomo della serata del Real Madrid. Endrick, entrato in campo sul 2-0, pensava di finire la partita sereno come il resto della sua squadra. Ma no. Il Real Madrid crolla completamente con un errore di Camavinga poi di Asencio che regalano due gol al Celta che portano tutta questa bella gente, compreso Endrick, ai supplementari.
E lì la profezia ha funzionato. Lo dice lo stesso Endrick: “Non vedo il portiere su entrambi i gol. È stato Dio ad aiutarmi a segnare. Lo ringrazio. » Un piccolo miracolo vederlo trasformarsi in un salvatore con le briciole che ha avuto ultimamente, anche se quest’ultimo ridimensiona le cose: “Il Mister fa le sue scelte per vincere, non per me. Sono molto felice, so che ha fiducia in me. “. Una prima doppietta che ne chiede molte altre per il brasiliano.
Fischiato prima dell’inizio della partita, Tchouaméni se ne va per trascorrere un’altra brutta serata. Ma il francese, ritornato al suo posto, alzò la testa e mise il suo costume da sentinella al contrario. Preciso, disinvolto e impegnato, ha mostrato un volto che difficilmente abbiamo visto a metà stagione, e con in più una nuova dimensione: la proiezione.
Tchouaméni si è scatenato in attacco in questa partita e ha fatto bene alla squadra assumendosi la responsabilità sulla palla e nelle chiamate. Ha quasi segnato con un bel tiro e ha chiuso la partita con un passaggio decisivo nel sacco. E lui stesso prende coscienza della sua bella unione postando su Instagram “ciò che non uccide…” dopo il suo bellissimo incontro.
Ora il negativo. Già c’è l’errore di un Camavinga senza ramponi da poco. Ha la possibilità di vincere finalmente in 6 di recente, ma non ci riesce. Poi, visto che il temporale non arriva senza fulmini, è stato Asencio a commettere uno stupido errore nella sua stessa area. Va sottolineato che, nonostante questo terribile errore, le Isole Canarie si sono comportate bene in difesa e possono aspirare a scuotere finalmente le gerarchie con una partita contro il club della sua città natale questo fine settimana, il Las Palmas.
L’altro punto negativo è l’atteggiamento. Durante tutta la partita non sentiamo l’anima in più della bestia ferita nel suo ego durante il Clasico. È stato il talento individuale a parlare e non il compromesso collettivo, la preparazione tattica o l’impegno costante. I cambi di Ancelotti vanno in questa linea con scelte semplici, prudenti, senza ambizioni. Una constatazione preoccupante anche se il punteggio è lusinghiero.